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Il caso

Modena, centinaia di musicisti truffati. «Comprate uno strumento, vi rimborsiamo»

di Manuel Marinelli
Modena, centinaia di musicisti truffati. «Comprate uno strumento, vi rimborsiamo»

Una vittima: «Ho speso 5mila euro, ne ho visti appena 150»

22 giugno 2024
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MODENA. «Sei un musicista? Ecco per te un finanziamento a fondo perduto fino a 2500 euro per l’acquisto del tuo strumento musicale preferito».

Una proposta allettante, che infatti ha attirato dalla scorsa estate migliaia di persone in tutta Italia, tra cui anche centinaia di modenesi. Peccato che questi soldi non siano mai arrivati e che fosse tutta una truffa. L’operazione è stata architettata in ogni dettaglio da Risparmio Club, un’associazione fittizia che ha stretto convenzioni con diversi negozi di strumenti. L’accordo era semplice: Risparmio Club prometteva ai clienti un rimborso in 10 rate fino a 2500 euro, del 100 per cento nel caso di under 25, dell’80% in caso di over 25. Mentre i negozi dovevano riconoscere un 6 per cento su ogni vendita derivante dalla convenzione. L’associazione si è volatilizzata, i negozi le hanno pagato migliaia di euro e i clienti non hanno ricevuto nulla o quasi.

«Si trattava di una falsa associazione, che millantava di avere somme da soggetti pubblici e privati con i quali poteva permettersi di finanziare questi acquisti – spiega Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori Modena – Le persone che hanno acquistato poi l’hanno detto agli amici e le vendite sono esplose. Ma il meccanismo del ritorno della somma a rate non si è mai attivato. Si è scoperto che la sede di Risparmio Club era in una palazzina degradata nella periferia di Bologna, non risultava attiva e non era iscritta al registro delle associazioni. Insomma, tutto falso. Dietro c’era un noto truffatore che da quasi trent’anni architetta queste operazioni. Ma adesso è sparito». Per Federconsumatori non c’è dubbio: i musicisti non hanno alcuna responsabilità. Mentre i negozi, spesso realtà affermate e conosciute, avrebbero dovuto stanare preventivamente la truffa. «La responsabilità primaria cade sul truffatore, non c’è alcun dubbio – continua Govoni – Però credo la maggioranza di questi ragazzi si sarebbe accorta dell’imbroglio anche solo dal sito dell’associazione. Si sono fidati dei vari negozi di strumenti, realtà serie e conosciute. Ma nessuno di loro ha chiesto informazioni, bastava cercare nome e cognome di chi c'era dietro per rendersi conto. Per due persone abbiamo chiesto la restituzione dell’intera somma, questi acquisti sono spesso stati fatti perché c’era l’offerta. Ma ci è stato detto di no. Parliamo di cento acquisti a Modena».

Da Modena a Fiumalbo, ecco alcuni dei truffati.

Davide, Fiumalbo

«Preso dall’entusiasmo ho acquistato due tastiere, una per me e una per mia moglie. Abbiamo speso quasi 5mila euro forti del fatto che saremmo stati rimborsati. Ci sono arrivati solo 150 euro, ora penso venderò una delle due tastiere. In paese ne abbiamo approfittato in tanti».

Gabriele, Modena

«Ho comprato una scheda audio da 990 euro, ne avevo bisogno. Mi è stata proposta l’opportunità tramite un altro cliente del negozio Lenzotti. A me serviva comunque, ho provato a cogliere l’opportunità. Una prima rata è arrivata, poi sono spariti completamente. Non pensavo si trattasse di una truffa».

Alessandro, Modena

«L'annuncio nel negozio mi ha incuriosito, mi è sembrato credibile. Io avevo bisogno di comprare un mixer dal valore di 1800 euro, ben venga il contributo. Non mi è arrivata neanche la prima rata».