Gazzetta di Modena

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Il ricordo

Muzzarelli, da Modena il libro dell’amore

di Paola Ducci
Muzzarelli, da Modena il libro dell’amore

L’ex sindaco ha presentato l’opera dedicata alla compianta moglie Alessandra Pederzoli: «Qualcuno dice che devo stare attento a mettermi a nudo: ma non me ne frega niente»

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MODENA. «Alessandra ha ridato vita alla mia vita. L’ha riempita di amore. Ha sete di vita. Purezza d’animo e gioia di vivere».

Così scrive Gian Carlo Muzzarelli, in una pagina di “L’amore moltiplica”, il libro, fresco di stampa ed edito da Artioli Editore, che l’ex sindaco ha dedicato alla moglie Alessandra Pederzoli, ad un anno esatto dalla sua prematura scomparsa.

Una raccolta di parole, pensieri e riflessioni, intime, domestiche, a tratti sussurrate e inaspettate, lontane dalla vita pubblica di primo cittadino, che lo hanno accompagnato negli ultimi anni, per conservare una doppia memoria, come scrive lui, «quella del cuore e quella della penna, così ho deciso di slegare le parole dalla gola». «Qualcuno mi ha detto che devo stare attento a mettere a nudo cuore e anima perché la pagherò – spiega Muzzarelli – ma non me ne frega niente». E lo dice con quel tono deciso che i modenesi hanno conosciuto in questi 10 anni di mandato da sindaco.

La montagna

Muzzarelli ha voluto presentare il libro alla stampa casa sua: «Qui nella casa della nostra famiglia, dove io e mia figlia Emma viviamo e dove abbiamo vissuto anni felici con Alessandra».

Per Muzzarelli questo libro «è soprattutto un grande ringraziamento a lei, che ho avuto la fortuna di incontrare nel cammino di vita dopo il pesante lutto per Paola». La trattazione si articola in più momenti. Parte da “Montagna.Famiglia” in cui sono vivi quei ricordi che si snodano tra Modena, Savignano e Fanano. Ricordi di mamma Giuseppina, morta prematuramente quando Muzzarelli aveva solo 17 anni, di zio Delmo e zia Mirta e dell’amatissimo papà, Renato, morto nel 2012, soffermandosi nel racconto di quel giorno in cui lui e tutta la sua famiglia, salirono a disperdere le ceneri presso la Croce Arcana, antico valico tra Emilia-Romagna e Toscana, perché «così mi aveva chiesto il mio babbo – ricorda – Per lui la croce era segno di sofferenza e di speranza. E quando liberai le sue ceneri al vento, rivolto verso la Toscana, esse tornarono indietro, verso l’Emilia, verso di me, verso di noi, famiglia, quasi fosse il suo ultimo abbraccio.

L’Amore

C’è poi la parte dedicata all’Amore: «Un giorno per una fortuita e inspiegabile situazione, ho incontrato una donna profonda, una bellissima creatura che mi ha detto “anche io ho un tumore, ma la vita continua, è bella e va vissuta”. In quel momento mi sono reso conto che l’amore non passa, al contrario si consolida e cresce dentro le persone che hanno cuore aperto, si moltiplica negli spazi di vita». Ci sono quindi pagine dedicate agli “Anniversari”, in particolare quelli che tutti gli anni ricorrono dal 2012 in poi.

«Fu particolare il 2012, si assommarono momenti speciali, felici e dolorosi. Dalla nascita di Emma, il 4 gennaio, la luce coraggiosamente voluta da Alessandra nonostante la malattia. Ai ricoveri di Alessandra al Rizzoli di Bologna, al terremoto, all’estate trascorsa felicemente insieme, al matrimonio il 21 ottobre, alla scomparsa di mio padre, il 25 ottobre. Un anno duro e forte il 2012, ma sempre proiettato alla costruzione di un futuro».

Prima di chiudere con i ringraziamenti e un messaggio personale ai modenesi in cui l’ex sindaco Muzzarelli ha voluto lasciare anche una piccola memoria testamentaria, dedica pagine delicate e piene di amore «A Emma e Daniele. Lì campeggia anche l’immagine del pancione di Alessandra, in attesa della figlioletta. Alessandra ha trascorso i nove mesi più belli della sua vita custodendo Emma nel grembo e poi dandola alla luce. Impegnandosi nell’orientare la sua educazione, la sua formazione, tanto a scuola quanto nelle arti, la danza, la musica, sempre con tanto amore. Perché “l’amore può tutto”, come diceva sempre lei».