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Nonantola, Mundo (FdI): «Io non sono un fascista, era una serata goliardica»

di Manuel Marinelli
Nonantola, Mundo (FdI): «Io non sono un fascista, era una serata goliardica»

Il candidato consigliere: «Sono distrutto. Mussolini? Uno statista»

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Nonantola Singhiozzante solleva il telefono e rivela: «Ieri sera ho pensato al suicidio». È sconvolto Giovanni Mundo, candidato in consiglio comunale a Nonantola con Fratelli d’Italia, e divenuto personaggio di respiro nazionale per aver cantato “Faccetta Nera” e fatto il saluto romano in un bar. Il tutto è stato ripreso con un cellulare e postato sui social, dov’è divenuto virale. Ora il protagonista della vicenda si rimangia tutto e chiede scusa.

Mundo, cos’è successo quella sera al bar?

«Ci stavamo divertendo, era una serata goliardica tra amici al bar. Senza alcun sfondo politico. Poi ci siamo messi a cantare alcune canzoni, tra cui anche “Bella Ciao”, è stata una delle prime. Sono seguite altre canzoni comuniste, poi l’Inno alla Folgore e infine hanno messo "Faccetta Nera" e l’ho cantata. Ma era più uno sfottò. Io non ho fatto del male a nessuno, adesso sono distrutto, soffro per come sono stato dipinto. Mi stanno massacrando ma io non sono quel cane di cui si parla in giro».

Lei si dichiara fascista?

«Assolutamente no. Quegli ideali non mi appartengono. Certo sono di destra, lo sanno tutti in città da che parte sto e che non sono certo uno di sinistra. Ma il fascismo ha fatto cose orribili, sono il primo a dirlo. Come posso essere definito fascista?».

Su Benito Mussolini che idee ha?

«Uno statista come tanti altri. Fa parte della storia anche lui ma non lo idolatro affatto, ci siamo trovati in guerra con uno così».

Però quel profilo Facebook con scritto “Dux”…

«Non ho mai inneggiato al Duce, quei post non li ho messi io. Quel profilo è stato hackerato, non è più sotto il mio controllo. Inizialmente non ci ho dato peso. Ora non riesco più a entrarci e c’è qualcuno che sta agendo al posto mio. Quello che mi ha ripreso è un amico, o almeno era, poi le immagini sono finite in rete. Tra l’altro ha girato solo la parte di "Faccetta Nera"... Ma ripeto: io non ho fatto niente di male, eppure sono finito su tutti i giornali. Non sono fascista e non so come fare a spiegarlo, si è trattato di una ragazzata al bar».

Invece il post su Gheddafi?

«Su Gheddafi sì, l’ho messo io. Ma la intendevo in un’altra maniera. Se ci fosse stato lui non ci sarebbero stati l’Isis, il terrorismo e tutti questi sbarchi sulle nostre coste. Questo è quello che penso io».

Quindi lei non è fascista e non simpatizza per il Duce. Allora perché quel video? Dovrà pur prendersi la responsabilità...

«Assolutamente. Io chiedo scusa per quel video. Non sono fascista e lo ribadisco apertamente. Basta fare un giro a Nonantola per capire che persona sono o chiedere agli amici che erano insieme a me quel giorno. Faccio il meccanico in un’officina, la gente conosce me e la mia famiglia, siamo persone per bene che non si tirano indietro quando c’è da aiutare il prossimo, può chiedere anche al parroco».

Continuerà il suo impegno politico in Fratelli d’Italia?

«No, nella maniera più assoluta. Mi hanno affondato per questa storia, non voglio avere più nulla a che fare con la politica. Ho preso tre voti, non conto niente. Perché hanno voluto colpire l’ultima ruota del carro? Mi è bastato questo, essere attaccato con così tanta ferocia mi ha fatto male».

Cosa vorrebbe dire al Partito Democratico e ai dirigenti locali Dem?

«Direi esattamente quello che ho appena detto, tra l’altro ho tanti amici che militano nel Pd. A chi ha messo questa storia in giro chiederei cosa ho fatto di male. Potevano venirmi a parlare direttamente, ci potevamo chiarire faccia a faccia. Invece hanno preferito distruggermi davanti a tutti. Domenica andrò a votare con il mio pensiero, come sempre».

La sua famiglia come l’ha presa?

«Ovviamente non l’hanno presa bene. Sono con me, sanno quello che penso e mi difendono. Loro conoscono la verità e sono al mio fianco».

Ora come sta?

«Il mio nome è dappertutto e io soffro parecchio... Ieri sera ho persino pensato al suicidio. Se è questo che vogliono lo avranno».

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