Gazzetta di Modena

Modena

Il caso

Bufera sul candidato di Fratelli d'Italia a Nonantola che ha cantato “Faccetta nera”: ora un’interrogazione in Parlamento

Ernesto Bossù
Bufera sul candidato di Fratelli d'Italia a Nonantola che ha cantato “Faccetta nera”: ora un’interrogazione in Parlamento

Arriva la condanna anche della candidata sindaco del centrodestra: «Vergognoso, da censurare»

19 giugno 2024
3 MINUTI DI LETTURA





NONANTOLA. È diventato un caso nazionale, arrivando persino a Roma. I video e le frasi shock postate su Facebook da Giovanni Mundo, candidato di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Nonantola, non sono certo passate inosservate. Tanto che sulla questione Enza Rando presenterà un’interrogazione in Parlamento.

Il caso
Mundo, come denunciato dal Pd locale nella giornata di martedì, negli scorsi mesi ha postato sui social video che lo ritraevano impegnato a cantare “Faccetta Nera” con tanto di saluto romano, oppure autore di post in cui Gheddafi veniva definito come colui che «sapeva gestire le mandrie».
Una figura, spiegano i Dem, «che sarebbe eletta in Consiglio comunale in caso di vittoria, al ballottaggio del prossimo 23 e 24 giugno, della candidata di centrodestra, Monica Contursi». La stessa Contursi ha fatto sapere, ieri, che «la mia storia e la mia persona sono lontane anni luce dal fascismo e da qualsiasi totalitarismo. Il comportamento del candidato di FDI è vergognoso e da censurare senza alcuna riserva».

La condanna
A lei si è aggiunta Ferdinando Pulitanò, neo-eletto in Consiglio comunale a Modena e coordinatore provinciale dei meloniani, a cui si associa il responsabile nonantolano Antonio Grella: «Come più volte indicato da Giorgia Meloni in modo chiaro e deciso, in Fratelli d’Italia non c'è spazio per atteggiamenti nostalgici del fascismo.
Atteggiamenti nostalgici, cose folkloristiche e imbecillità sono incompatibili con la storia di un partito serio come il nostro e che giorno per giorno punta a governare anche i nostri territori. La persona coinvolta non è iscritta al partito ed ha conseguito 3 voti da candidato».
Ciò posto, sottolinea Pulitanò, «trovo veramente squallido e pretestuoso che degli esponenti del Partito democratico di Nonantola travestiti da polizia postale abbiano utilizzato un video di 4 anni fa, slegato da ogni contesto, per attaccare Fratelli d’Italia e montare un caso nazionale».

In Parlamento
Ieri pomeriggio sono intervenuti duramente anche i senatori del Partito democratico: «Marco Lisei di Fratelli d'Italia, durante la votazione in Senato della sciagurata riforma del Premierato, ha persino chiesto di smettere di tirare in ballo il fascismo riguardo al suo partito. Incredibile! Forse Lisei e i suoi colleghi vogliono ignorare i fatti. Se il suo partito, per esempio, cominciasse a non candidare a consigliere comunale personaggi che, come accade a Nonantola, non disdegnano di andare nei bar a inneggiare a Mussolini cantando "Faccetta Nera" col braccio teso, forse si potrebbe iniziare a non parlare di fascismo».
L’Anpi ribadisce che «fare apologia di fascismo è un reato e la Costituzione lo vieta. Chiediamo perciò che Polizia e Magistratura applichino le leggi in vigore che appunto vietano e puniscono tali atteggiamenti. Ottant’anni fa a Nonantola furono più di trecento i ragazzi e le ragazze che si impegnarono attivamente nella Resistenza.
Anche per ricordare e onorare il loro coraggioso impegno chiediamo agli elettori e alle elettrici di isolare e sconfiggere i soggetti e le forze che si richiamano apertamente alle idee del fascismo che, non dimentichiamolo, per venti anni fu una feroce e violenta dittatura».
Nel frattempo il centrosinistra pare avere trovato una quadra: Progetto 2030 e Il Futuro Adesso sosterranno Tiziana Baccolini, che puntualmente ricorda come «sia bene fermare una destra trainata da Fratelli d’Italia, con poche idee per il paese e ancor meno competenze per governarlo e, in certi esponenti, pericolose derive fasciste e razziste».