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In piazza Grande a Modena

Anna Sviridenko, il ricordo delle amiche della donna uccisa dal marito: «Sempre disponibile, era unica»

Anna Sviridenko, il ricordo delle amiche della donna uccisa dal marito: «Sempre disponibile, era unica»

Il sit-in della Casa delle donne: «Non abituiamoci alla mattanza». La 40enne è stata uccisa dal marito Andrea Paltrinieri

17 giugno 2024
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MODENA Un minuto di rumore forte, anzi fortissimo. È iniziato così il sit-in dalla Casa delle donne di Modena che ieri pomeriggio ha raccolto in piazza Grande più di 500 persone. Tutti per ricordare Anna Sviridenko, la specializzanda in radiologia, uccisa barbaramente dall’ex marito, il modenese Andrea Paltrinieri, che nella serata di lunedì si è presentato al Commando dei carabinieri di Modena di via Pico della Mirandola con il corpo della donna strangolata nel suo furgone. Una manifestazione molto sentita, che si è protratta a lungo, in cui nelle parole di commento della gente erano palpabili emozioni contrastanti di rabbia, indignazione, tristezza e frustrazione. «Nonostante se ne parli, nonostante si lavori tanto per un cambiamento culturale, la mattanza continua senza sosta – ha tuonato Serena Ballista, presidente dell’Udi, una delle associazioni della Casa – l'appello che facciamo alla cittadinanza è quello di non abituarsi a questa mattanza che ogni due giorni riempie le pagine di cronaca nera dei giornali. Il rischio è che i femminicidi siano talmente ricorrenti da parere quasi “strutturali alla società”, tanto da non fare nemmeno più notizia».

Nascoste tra la folla, in lacrime e con un filo di voce anche Rachele e Stefania, amiche e colleghe di Anna: «La sua bontà e la sua allegria erano contagiose – sussurrano con un filo di voce le amiche – c’era sempre per tutti, aveva molto senso dell’umorismo ed era estremamente intelligente. I bambini erano la sua priorità». Alla domanda se Anna avesse mai confidato loro qualcosa riguardo ai comportamenti violenti dell’ex marito, le amiche hanno risposto in modo affermativo, «ma per il rispetto della nostra amica, preferiamo non entrare nel dettagli».

LA POLITICA
In piazza anche molti esponenti delle istituzioni tra cui i neo sindaci Massimo Mezzetti di Modena, Matteo Mesini di Sassuolo, Luigi Zironi di Maranello e Mauro Fantini di Prignano. Molti i volti noti del mondo associativo tra cui le associazioni studentesche. «C’è tanta rabbia tra noi giovani –afferma Gian Marco Fabiano, coordinatore di Udu Modena – ci rendiamo conto come la situazione debba cambiare, sia con nuovi provvedimenti in campo legislativo (evidentemente il codice rosso non è sufficiente), sia con più formazione ed educazione che porti all’abbattimento del patriarcato, molto diffuso anche tra noi giovani. È necessito invertire la rotta con un’educazione diversa fin dall'infanzia».

IN PIAZZA
A prendere parola in piazza, anche il vicino di casa di Anna a San Felice, dove la vittima aveva affittato un appartamento, che ne ha fatto un sentito ricordo e chi si è visto strappare dalla ferocia di uomini persone care come Giovanna Ferrari, mamma di Giulia Galiotto, ammazzata a colpi di pietra dal marito Marco Manzini a febbraio 2009 e Matteo Marzoli, fratello di Alice Neri insieme alla madre di Alice e all’avvocato della famiglia Cosimo Zaccaria. «Anna Sviridenko in questa piazza non viene ricordata per le sue alte competenze professionali e per la sua meravigliosa umanità - ha fatto presente Giovanna Ferrari- ma per l’immagine di lei che il marito ci ha voluto consegnare: quella di un corpo esanime, rannicchiato nel bagagliaio di un furgone con il volto cancellato da un sacchetto stretto al collo».

IL CASO
Purtroppo verso la fine della manifestazione si è assistito anche ad una presa di posizione (giudicata dalla maggior parte dei presenti «decisamente fuoriluogo e di cattivo gusto») da parte del gruppo “Non una di meno” che ha causato momenti di tensione anche per l’esposizione di vessilli palestinesi. La portavoce di Nudm ha pubblicamente definito il sit- in organizzato dalla Casa delle donne una sorta di passerella istituzionale, negando così la riuscita positiva della manifestazione.