Anna, assassinata dal marito: «Raccolta fondi per la famiglia»
Aperto un conto: servirà anche per aiutare i figli di tre e cinque anni
La società operaia di mutuo soccorso di San Felice ha aperto un conto per aiutare la famiglia di Anna Sviridenko, uccisa dal marito Andrea Paltrinieri.
Il 48enne lunedì sera si è presentato al comando provinciale dei carabinieri in via Pico della Mirandola dichiarando di avere trasportato, all’interno del baule del suo furgone, il cadavere della moglie.
La 40enne, da cui Paltrinieri si era ormai separato e con la quale nei mesi scorsi si era conteso l’affidamento dei figli (che proprio lunedì erano stati affidati in via esclusiva ad Anna), aveva un sacchetto di plastica in testa legato da un filo elettrico. E sotto il sacchetto, c’era una cintura stretta al collo della vittima.
La raccolta
Nei giorni scorsi i genitori di Sviridenko, che vivono in Bielorussia, sono partiti per tornare a Modena e la società operaia ha aperto un conto per aiutarli. L’intenzione infatti è riportare la salma in Bielorussia; i soldi serviranno anche ad assistere la famiglia nelle spese legali e a contribuire in parte alle esigenze future dei figli di Anna, che hanno appena tre e cinque anni. Per contribuire, l’Iban del conto su cui è possibile effettuare il versamento è IT92H0565266980CC0010159648; come causale andrà indicato “In favore di Anna Sviridenko”. Oggi a San Felice, nella piazza antistante l’ex municipio e la Rocca si terrà una manifestazione alle 10.30.
Il presidio
Lunedì in piazza Grande a Modena ci sarà un sit-in alle 18.30. Intanto arriva il cordoglio dei sindaci degli otto Comuni dell’Unione dei Comuni del Distretto ceramico, che saranno presenti alla manifestazione organizzata dalla Casa delle donne lunedì.
«Tra i servizi per le donne che hanno bisogno d’aiuto – così i sindaci dell’Unione sulle attività nel distretto – c’è il Centro Antiviolenza distrettuale “Tina”. Il numero delle donne accolte dal Centro Tina è in costante aumento: 109 nel 2021, 146 nel 2022 e 173 nel 2023. Nelle sedi del Centro per le famiglie distrettuale, è presente uno spazio rivolto alle donne che vivono un momento di difficoltà, sofferenza o disagio. Negli ultimi cinque anni – concludono i sindaci dell’Unione – , il Centro ha accolto 618 donne. Rimane sempre attivo il servizio di reperibilità 24 ore su 24 e nei giorni festivi, 1522».
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