Gazzetta di Modena

Modena

Il caso di Formigine

Delitto Gozzoli, sì alle porte chiuse: si rafforza la pista del gioco erotico

Delitto Gozzoli, sì alle porte chiuse: si rafforza la pista del gioco erotico

Tre testimoni a processo confermano la ricostruzione della difesa. Il 41enne di Bazzano fu trovato morto il 10 marzo 2023 nella sua casa a Casinalbo di Formigine. I due imputati sono stati arrestati all’estero: il più giovane, 20 anni, a Wembley, il più grande, 21 anni, in Romania

2 MINUTI DI LETTURA





FORMIGINE. Un gioco erotico finito male. Si rafforza la tesi della difesa sulla morte di Alessandro Gozzoli dopo l’istruttoria di ieri in Corte d’assise a porte chiuse.

Nell’aula del tribunale di Modena hanno deposto ieri tre testimoni, che hanno confermato la presenza dei due imputati in compagnia di Gozzoli nella sera tra il 9 e il 10 marzo 2023. È l’ultimo giorno di vita del quarantunenne di Bazzano, che da tempo viveva a Casinalbo.

La ricostruzione

Le testimonianze convergono su un punto: il casinalbese e i due imputati erano con un gruppo di amici e si sono allontanati per proseguire la serata da soli. I motivi erano chiari agli amici: i tre volevano intimità. Come il divertimento sia diventato tragedia resta un elemento da chiarire. Maria Larossa, avvocato difensore di uno degli imputati, confida nella genetista Marina Baldi, che ha ottenuto l’incarico quale perito. La difesa ritiene possano essere trovate altre tracce di materiale genetico (Dna) sul collo di Gozzoli oltre a quelle trovate dai Ris di Parma. Tracce che, per la difesa, potrebbero ribaltare un quadro accusatorio composto da omicidio volontario, rapina aggravata e indebito utilizzo di carte di credito.

I due imputati sono stati arrestati all’estero: il più giovane, 20 anni, a Wembley, il più grande, 21 anni, in Romania. L’uno ha scelto il rito abbreviato, l’altro (difeso da Larossa) segue invece il rito ordinario.

L’avvocato

«Dobbiamo capire dove si trovava il Dna e come fosse finito sul collo – spiega l’avvocato Maria Larossa – Possibile che vi fossero altre ragioni? Che traccia era? Il mio assistito non ha mai negato la presenza in casa di Gozzoli, ma cambia tutta la ricostruzione». Una seconda perizia riguarda la trascrizione delle intercettazioni. Martedì 18 si terrà un’altra istruttoria in Corte d’assise. Due nuove udienze sono in programma il 9 luglio e l’8 ottobre. Tutta l’attività istruttoria si terrà a porte chiuse. Lo ha deciso la Corte d’assise, dopo che la Procura aveva chiesto tale modalità per tutta l’istruttoria o per singoli atti. La parte civile aveva invocato le porte chiuse per tutta l’istruttoria, per tutelare la riservatezza dei testimoni. «Siamo soddisfatti dell’istruttoria – commenta l’avvocato – Siamo sicuri che si possa far chiarezza nel rispetto di tutte le parti e anche della delicatezza dell’istruttoria. Più i testimoni sono tranquilli, più raccontano dettagli che stanno risultando perfettamente in linea con quanto abbiamo sempre affermato».