Mutui e prestiti più convenienti con l’abbassamento dei tassi della Bce
Per comprare casa o auto adesso si potrà risparmiare, come sottolinea la Federazione autonoma bancari italiani
MODENA. Il primo taglio dei tassi da 25 punti base da parte della Banca centrale europea arriva "dopo 10 rialzi consecutivi", a cui "nelle successive riunioni di fine 2023 e di inizio 2024 la Bce ha lasciato i tassi fermi". Con «l'auspicata riduzione il costo del denaro scende quindi al 4,25%».
Lo sottolinea la Federazione autonoma bancari italiani (Fabi) in un report ricordando che «l'impatto sui mutui, nei mesi scorsi, è stato assai rilevante». Con questo primo allentamento della politica monetaria arriveranno «vantaggi più significativi per le famiglie, sia per comprare casa sia per comprare automobili o elettrodomestici».
La Fabi ricorda che già da alcuni mesi le banche, «in previsione di un ritorno a una politica monetaria meno restrittiva da parte dell'Eurotower, hanno anticipato la prevista riduzione dei tassi e la discesa potrebbe proseguire nei prossimi mesi». I «tassi sui mutui sono già diminuiti a una media del 3,69%, rispetto a livelli medi superiori al 5% del 2023» e secondo la Fabi «potrebbero calare ancora al 3,45%: una riduzione che comporterà, nel caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro, un risparmio complessivo di quasi 62.000 euro (-17%)».
Sul fronte del credito al consumo negli ultimi mesi «i tassi sul credito al consumo sono scesi a una media dell'8,93%, dopo picchi superiori al 14%, e potrebbero calare ancora all'8,5%». Per la Fabi «vuol dire che un'automobile da 25mila euro comprata interamente a rate, con un finanziamento di 10 anni, costerà quasi 11mila euro in meno (-22,2%) rispetto al 2023; mentre per una lavatrice da 750 euro, con un credito di 5 anni, il risparmio, nei prossimi mesi, sarà di 155 euro (-14%)».
«A fine 2021, ricorda la Fabi, il tasso d'interesse medio era dell'8,1%, alla luce della decisione del 14 settembre, quando il costo del denaro ha toccato quota 4,5%, è arrivato fino al 14,55%. Nel corso del 2023 la media è scesa all'8,93% e potrebbe calare a breve fino all'8,5%».