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Modena, i sindacati: «I controllori non sono supereroi, più sicurezza nelle zone calde»

di Gabriele Farina
Modena, i sindacati: «I controllori non sono supereroi, più sicurezza nelle zone calde»

Cgil, Cisl e Uil pungolano Seta dopo l’aggressione di sabato in via Emilia Ovest

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Un presidio costante nelle «zone calde» e stop all’impiego di personale esterno per verificare i biglietti.

Cgil, Cisl e Uil prendono posizione dopo l’aggressione ai danni di una verificatrice sulla linea 9 sabato verso le 12. La lavoratrice era appena salita sul bus con due colleghe in via Emilia Ovest, ad angolo con via Alfieri, quando è stata colpita da un passeggero che non aveva timbrato il biglietto.

Marco Bottura (Filt Cgil), Maurizio Denitto (Fil Cisl) e Carmine Bovienzo (Uil Trasporti) sono solidali alla lavoratrice e sollecitano Seta.

«Non sono supereroi»

«L’azienda pubblica fa viaggiare sui suoi mezzi lavoratori che, come in questo caso, sono forniti da un’azienda esterna – affermano i sindacalisti – che applica loro il contratto molto meno tutelante del multiservizi. Ciliegina sulla torta, questa azienda è partecipata da Seta col 40% del capitale».

I sindacalisti mettono in evidenza le difficoltà di chi lavora a bordo dei mezzi pubblici: «Non si può chiedere a chi verifica un biglietto o agli autisti che lavora con stipendi magri, straordinari moltiplicati e con la responsabilità della sicurezza delle persone trasportate di diventare anche figure a metà tra i vigilantes, gli assistenti sociali e i supereroi».

«Serve una presenza costante»

D’altra parte, la richiesta dei sindacalisti è estesa anche alle forze dell’ordine. «C’è un enorme problema di sicurezza fuori e dentro ai mezzi del trasporto pubblico locale, con differenti livelli di responsabilità – sottolineano – Chi sceglie la violenza e l’inciviltà dovrebbe trovare, da parte delle forze dell’ordine e della polizia locale, una presenza forte e soprattutto costante a presidio delle zone più calde di Modena dalle quali molti violenti si imbarcano sui mezzi».

I tre fanno due esempi: l’autostazione e lo scalo ferroviario. Sabato le forze dell’ordine sono intervenute in via Emilia Ovest sia al mattino sia al pomeriggio, quando due minorenni sono scese dall’autobus e sono state costrette a rifugiarsi in un bar per sfuggire da un’aggressione verbale.

«Chiediamo di porre fine all’impiego di personale esterno per la verifica dei titoli di viaggio – concludono i sindacalisti – Una scelta che comporta la mancata applicazione a questi lavoratori del contratto collettivo autoferrotranvieri ma del ben più economico contratto multiservizi».

La replica di Seta

Seta replica, garantendo «attenzione prioritaria al tema della sicurezza del servizio di trasporto pubblico, ed esprime pertanto una ferma condanna per qualunque episodio di aggressione (verbale e fisica) che avvenga a carico di chiunque stia operando sui nostri mezzi (indipendentemente dal fatto che siano essi autisti o verificatori, dipendenti diretti o di altre aziende), nonché ovviamente agli utenti».

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