Modena, via alla riqualificazione del parco Pertini. Le opposizioni: «Mossa elettorale dopo anni di immobilismo»
L’annuncio del Comune: progetto da 278.900 in parte finanziato dalla Regione Emilia Romagna. Il candidato sindaco di centrodestra Luca Negrini e il capolista di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi vanno all’attacco
MODENA. “Ri-vivere in sicurezza il parco Sandro Pertini” è l’obiettivo del progetto di riqualificazione integrata dell’area a ridosso del centro cittadino di Modena, predisposto dall’Amministrazione comunale e cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna. All’annuncio del Comune di Modena a una settimana dalle elezioni, però, seguono immediatamente le reazioni dell’opposizione. Perché il parco Pertini è una delle aree verdi in cui si sono riscontrati i maggiori problemi a livello di sicurezza negli ultimi anni: alcuni mesi fa era stata anche abbattuta la baracchina dell’ex Lido Park, diventata rifugio di sbandati.
IL PROGETTO
Il progetto prevede un intervento complessivo di prevenzione e riqualificazione del parco attraverso la riprogettazione degli spazi individuando nuove funzioni, il potenziamento dell’illuminazione pubblica e della videosorveglianza cittadina. Saranno inoltre, attuate misure di accompagnamento sociale che coinvolgano soggetti del terzo settore, associazioni culturali e artistiche, esercenti pubblici dell’area per sperimentare nuove collaborazioni volte a favorire l’animazione, il presidio informale e quindi la vivibilità della zona migliorandone la frequentazione.
L’intervento costerà complessivamente 278.900 euro e il contributo della Regione sarà pari a 170mila euro, erogato nei termini e nei modi dell’accordo di programma siglato da Amministrazione comunale e Regione in attuazione degli obiettivi previsti dalla legge 24 del 2003 per la promozione di un sistema integrato di sicurezza.
Parco Pertini, dedicato nel 2000 all’ex presidente della Repubblica, costituisce una zona, estesa da largo Garibaldi a vicolo del Parco e via Contri, del più ampio parco delle Mura soggetto a un decreto di tutela che riguarda il parco nella sua interezza, denominato anche parco delle Rimembranze.
L’area, che in passato era un punto di ritrovo molto frequentato soprattutto in estate, è inoltre caratterizzata dalla presenza di alberature di pregio di rango comunale e da un vincolo archeologico. La realizzazione degli effettivi interventi sarà quindi sottoposta al parere della Soprintendenza dei Beni Culturali.
Gli interventi strutturali previsti, tutti finalizzati a migliorare la sicurezza e la vivibilità del parco, individuano tre zone: una prima area tra via Contri, viale Fabrizi e il camminamento interno del parco, una seconda costituita dall’area giochi e la terza più vasta porzione del parco che va fino al Teatro Storchi.
La prima, di 1.800 metri quadrati, comprende a sua volta i circa 700 metri quadrati in concessione al Lido Park, dove il privato ha iniziato i lavori per la realizzazione del nuovo chiosco e l’Amministrazione comunale ha di recente demolito una vecchia struttura mal frequentata, e un’area di circa 1250 mq attualmente ricoperta in buona parte da asfalto che si intende eliminare. Il progetto prevede, infatti, la desigillatura della superficie per restituire al luogo la naturale permeabilità e il ripristino della superficie a prato; l’eliminazione della tettoia che versa in stato di degrado; l’installazione di nuovi arredi; indagini di stabilità delle alberature e interventi di manutenzione oltre che propedeutici all’installazione di telecamere; l’implementazione dell’illuminazione pubblica e del verde attraverso la sistemazione a prato nell’ottica di creare un futuro spazio teatro verde destinato a luogo di ritrovo e a performance artistiche.
Per l’area giochi di circa 1.350 metri quadrati, è già in corso a cura del Settore Lavori pubblici un intervento di riqualificazione specifico, finanziato con risorse comunali, per rendere l’area più accessibile, inclusiva e aperta alla città attraverso nuovi percorsi e la posa di nuovi arredi ludici, affinché diventi uno spazio di gioco ma anche un luogo dedicato all’Outdoor education, l’apprendimento all’aperto. Con il nuovo progetto “Ri-vivere in sicurezza il parco Sandro Pertini”, elaborato insieme all'ufficio Legalità e sicurezze, si intende installare nell’area anche corpi illuminanti e telecamere collegate al sistema di videosorveglianza cittadina.
Infine, nella terza e più ampia zona individuata, gli oltre 8mila metri di parco che si estendono sino al Teatro Storchi caratterizzati dalla presenza di numerosi esemplari arborei, si ritiene necessario intervenire con opere funzionali al potenziamento di illuminazione e videosorveglianza, con il rifacimento di camminamenti e viabilità interna, l’installazione di arredo urbano, oltre che indagini e manutenzione delle alberature.
L’intervento dovrà essere realizzato entro l’anno con possibilità di prorogare i lavori per ulteriori otto mesi.
LA REAZIONE DI NEGRINI
La prima reazione dopo l’annuncio del progetto di riqualificazione è stata quella di Luca Negrini, candidato per il centrodestra alle prossime elezioni amministrative: «Sono anni – afferma – che denunciamo la necessità di un intervento serio che serva a ripristinare gli spazi verdi. Le nostre istanze sono rimaste inascoltate a tal punto da indurci a decidere di farle diventare parte di un progetto specifico del nostro programma elettorale, ovvero il “progetto parchi”, con cui vogliamo riconsegnare alcuni spazi pubblici alla cittadinanza».
«Era l’8 febbraio 2023 l’ultima volta in cui mi sono occupato nello specifico del parco Pertini – continua Negrini – e in quella denuncia, riportata anche dalla stampa locale, evidenziavo la necessità di dare risposte alle tante famiglie che, oltre ad essere state private dei servizi per i bambini, tutto d’un tratto rimossi dal parco, lamentavano un problema significativo di sicurezza dettato dalla presenza di sbandati nell’area. Annunciare la modifica dell’area in questione, ad una settimana dalle elezioni, è un atteggiamento, da parte dell’Amministrazione uscente, che evidenzia come si poteva intervenire prima e con più celerità, mentre di fatto si è scelto di girare le spalle alle tante istanze dei modenesi della zona. È evidente che, se si pensa di procedere con la riqualificazione senza dare risposte in termini di sicurezza sulla zona, il risultato sarà paragonabile a quello di chi decide di mettere un cerotto su una gamba di legno. La Modena del futuro che immaginiamo noi è quella che decide di intervenire, consapevole di quanto sia necessario un piano concreto che passi dal monitoraggio in termini manutentivi, al presidio territoriale volto a garantire sicurezza. Senza quest’ultima nessun intervento può essere ritenuto definitivo e significativo. Sorridiamo quindi nel constatare che finalmente il parco Pertini avrà una nuova vita, un po’ meno nel fare i conti con la realtà, ovvero che la rinascita non sarà figlia di anni di segnalazioni, ma banalmente e tristemente della tornata elettorale che si sta per concludere», chiosa Negrini.
LA REAZIONE DI GIACOBAZZI
A stretto giro di posta è intervenuto anche Piergiulio Giacobazzi, capolista di Forza Italia Modena: «Il progetto di riqualificazione del parco Pertini presentato dall'Amministrazione comunale a 5 giorni dalle elezioni e dopo 5 anni di governo, non solo è tardivo e strumentale ma dimostra esattamente il fallimento di una giunta e di un sindaco che in dieci anni non sono riuscita nemmeno ad affrontare un problema ormai cronico di quell'area e di quella zona.
Senza considerare che il problema non si risolverebbe comunque con interventi spot come quello, se prima non si risolve il vero problema legato alla presenza di troppi stranieri irregolari che gestiscono il parco come se fosse casa loro e terreno di spaccio e delle Baby Gang..
I cittadini ormai hanno capito che non è con sparate pre-elettorali che questa giunta potrà recuperare una credibilità perduta, soprattutto sul terreno del degrado, del decoro urbano e, su tutto, della sicurezza. Con la giunta Muzzarelli i parchi, come parco Pertini, sono diventati e rimasti luoghi da evitare, con Forza Italia e il centro-destra torneranno luoghi da vivere».