Gazzetta di Modena

Modena

Il caso

Faida tra famiglie nomadi, rissa anche in ospedale a Baggiovara nella notte

Faida tra famiglie nomadi, rissa anche in ospedale a Baggiovara nella notte

Altra spedizione punitiva dopo quella di ieri pomeriggio con i bastoni in via Emilia Ovest e l’incendio di un camper a Modena Est. Situazione tornata alla normalità dopo tre ore grazie all’intervento delle forze dell’ordine

2 MINUTI DI LETTURA





MODENA. La furia degli uomini che ieri pomeriggio avevano aggredito un 26enne a bastonate in via Emilia Ovest a Modena, il secondo episodio di una faida tra famiglie nomadi, non si è placata dopo l’intervento degli agenti della polizia locale.

Alle 22.15 di ieri, infatti, una decina di persone si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale civile di Baggiovara dove era stato trasportato il 26enne coinvolto nella rissa.

Le due fazioni si sono fronteggiate nella sala di attesa. Il personale sanitario in turno e la vigilanza privata dell’Azienda ospedaliero-universitaria hanno messo in sicurezza i cittadini in sala di attesa sino all’arrivo delle forze dell’ordine che hanno preso in custodia il ferito per la sua sicurezza. Solo all’una di notte la situazione è tornata alla normalità. Nessun operatore e nessun cittadino è rimasto ferito, gli aggressori hanno però rotto una porta per darsi alla fuga.

Il commento del direttore generale Vagnini

«Desidero anzitutto ringraziare tutto il personale del Pronto soccorso e la vigilanza per la perfetta gestione di questa emergenza e le forze dell’ordine per il pronto intervento – ha commentato il direttore generale dell’Aou, Claudio Vagnini – la professionalità di tutti ha evitato conseguenze per i pazienti e i famigliari. Questo ennesimo caso di violenza conferma le difficili condizioni in cui i professionisti dei Pronto soccorso sono costretti a lavorare ormai da troppo tempo. Come Direzione siamo impegnati a supportare i nostri professionisti con forza e vogliamo stigmatizzare i comportamenti violenti come quelli della scorsa notte. Riteniamo, però, che sia necessario stigmatizzare anche la narrazione di alcune notizie uscite in queste ultime settimane sulla stampa, l’ultima di pochi giorni fa relativa al Pronto soccorso del Policlinico, che assumono il tono di un attacco violento ai nostri professionisti che fa male alla collettività. Siamo sempre impegnati a migliorarci e il diritto di cronaca e di critica è sempre sacrosanto. Non ci siamo mai sottratti al confronto con la cittadinanza e mai lo faremo, perché riteniamo che il dialogo è uno dei nostri fondamentali compiti istituzionali, oltre a quello di curare. Simili condotte non sono solo lesive per i nostri professionisti, ma rischiano anche di generare una ingiustificata sfiducia dei cittadini per la Sanità pubblica. Infine, questa narrazione Questo è a nostro avviso il pericolo più grave perché rischia di scoraggiare ulteriormente il personale che già lavora in una condizione di sofferenza, dimostrata dalla difficoltà che le Aziende hanno a reclutare professionisti disposti a lavorare nei Pronto soccorso. Il Pronto soccorso è un bene di tutti: aiutateci a tutelarlo».