Gazzetta di Modena

Modena

Il caso

Castelnuovo, un 95enne sventa la truffa dell’incidente

di Carlotta Fornaciari
Castelnuovo, un 95enne sventa la truffa dell’incidente<br type="_moz" />

Il racconto della nipote: «Inseguito fino al parcheggio»

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CASTELNUOVO. Un tonfo improvviso, chi è a bordo dell’auto, un anziano 95enne, si guarda intorno, ma non c’è nessuno. Poi, mentre prosegue sulla via, nota di essere inseguito da una macchina: a bordo un uomo - al volante - e una donna. Quando parcheggia, la donna, scendendo dal veicolo, si avvicina inventandosi una scusa. Una delle solite conosciutissime strategie da truffatori, messa in pratica ieri nella zona della farmacia di Montale: il bersaglio questa volta è un signore anziano a cui è già capitata la stessa identica dinamica in passato. Conoscendo la prassi dei delinquenti, parcheggia lontano da casa, nei pressi del parco delle palafitte, e minaccia di chiamare le forze dell’ordine: appena nomina la polizia, la truffa non va a buon fine, la donna e il conducente della macchina scappano. «A mio nonno era già successo e fortunatamente questa volta si è trovato preparato – commenta la nipote, Nicole – Stando a voci e testimonianze è una dinamica frequente, che si verifica spesso in varie zone di Montale, ma la via che passa di fianco alla farmacia è proprio bersagliata». Fortunatamente, dopo aver avvertito il colpo, la vittima si rende conto di essere inseguita e decide di sviare i truffatori: «I due malintenzionati hanno parcheggiato poco prima di lui, poi la donna è scesa dalla macchina – continua la nipote – Lasciando l’uomo alla guida si è diretta verso mio nonno: quando lui le ha chiesto perché lo stessero seguendo, lei ha risposto che voleva solo avvisarlo che non poteva parcheggiare dove aveva messo in sosta la macchina. Così mio nonno ha risposto di aver capito perfettamente le sue intenzioni e che avrebbe chiamato la polizia. Come ha nominato le forze dell’ordine, se la sono data a gambe». Della vettura non ha memoria, i carabinieri, al momento della segnalazione, hanno risposto ai famigliari che purtroppo non era presente alcuna telecamera di videosorveglianza: «Speriamo che di videocamere ne montino più avanti – conclude Nicole – I cittadini ne hanno bisogno. Gli scippi e i tentativi di estorsione in quella zona ormai sono all’ordine del giorno».