Gazzetta di Modena

Modena

Il caso

Bus e treni regionali gratis, il post sui social è una fake news: «Attenti, è una truffa»

Bus e treni regionali gratis, il post sui social è una fake news: «Attenti, è una truffa»

La Regione Emilia Romagna interviene segnalando i falsi profili a Meta e alla Polizia postale

2 MINUTI DI LETTURA





MODENA. I post che stanno circolando sui social network da circa una settimana su Facebook,  promettendo abbonamenti gratuiti per bus o treni regionali per tutti i residenti dell’Emilia- Romagna, sono una truffa.

Si tratta di una falsa campagna di comunicazione “Mi muovo” lanciata sulla piattaforma Meta da profili falsi per ottenere soldi o rubare l’identità dei cittadini.

LA REGIONE: “FAKE NEWS”

Lo sottolinea la Regione che, in seguito alle numerose segnalazioni pervenute a Tper e all’Urp regionale a partire dal 30 aprile scorso, ha segnalato la frode alla Polizia postale e a Meta per individuare i responsabili e oscurare le pagine.

Il falso messaggio, che può trarre in inganno perché riporta l’immagine della tessera regionale ‘Mi Muovo’, promette da uno a tre anni di abbonamento gratuito, in un’offerta speciale da attivare entro il 31 maggio, e invita l’utente a cliccare sugli Url https://healthquino.com/FcGkrWBz o multidalt.com.

NON CLICCATE SUL LINK

È importante non cliccare su quegli Url e controllare sempre prima sul sito della Regione (https://www.regione.emilia-romagna.it/) o quello della Mobilità (https://mobilita.regione.emilia-romagna.it/) se sono attive iniziative di risparmio per gli abbonati ai mezzi pubblici.

La Regione, ad esempio, mette a disposizione, con l’iniziativa Salta Su, l’abbonamento gratuito per gli studenti delle elementari, medie, superiori e istituti di formazione professionale, residenti in Emilia-Romagna, che scelgono di andare a scuola utilizzando bus e treni regionali. Una misura che, lo scorso anno, ha fatto viaggiare gratuitamente 213mila ragazze e ragazzi con un risparmio per le famiglie emiliano-romagnole di oltre 47,5 milioni di euro (in media circa 300 euro a figlio).