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Vademecum

Lotta ai pedofili di internet: le regole per genitori e ragazzi

Lotta ai pedofili di internet: le regole per genitori e ragazzi

I consigli e gli avvertimenti della polizia postale su come difendersi sul web: «Non divulgate informazioni personali e niente social network sotto i 13 anni»

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MODENA. Domenica 5 maggio si è celebrata la giornata mondiale contro la pedofilia e la pedopornografia, un reato che trova terreno fertile nei social network. La polizia postale ha diffuso un vademecum per genitori e ragazzi che può aiutare ad arginare il fenomeno.

CONSIGLI AI GENITORI

Ecco gli avvertimenti per i genitori forniti dalla polizia postale.

  • «State al passo con l’evoluzione dei mezzi di comunicazione, dei meccanismi delle App e dei social e dei nuovi trend online.
  • Limitate la pubblicazione in internet delle foto dei vostri figli.
  • Attivate il controllo parentale sui dispositivi dei vostri figli.
  • Ricordate che la legge prevede che un utente possa avere accesso ai social media solo dopo aver compiuto 13 anni.
  • Monitorate la navigazione e l’uso delle App social, anche stabilendo un tempo massimo da trascorrere connessi. Mostratevi curiosi verso ciò che tiene i ragazzi incollati agli smartphones: potrete capire meglio cosa li attrae e come guidarli nell’uso in modo da essere sempre al sicuro.
  • Se ai vostri figli capita di essere vittima di reato online, non giudicateli, ma tenete presente che la vergogna e il senso di panico che possono provare li mettono a rischio di compiere atti impulsivi. Ascoltateli, acquisite con calma tutte le informazioni utili a un’eventuale denuncia e rassicurateli che non sono i soli a essere incappati in questo tipo di situazioni;
  • Dialogo, ascolto e comunicazione sono fondamentali per aiutare i vostri figli a navigare consapevolmente. Se avete bisogno di ulteriori informazioni, potete consultare il sito della Polizia Postale: www.comissariatodips.it
  • Installate antivirus e firewall sui dispositivi in uso ai vostri figli e mantenete sempre aggiornati i programmi per garantire la protezione dei devices.
  • Segnalate alla Polizia Postale tutti i casi sospetti su www.comissariatodips.it.


CONSIGLI AI RAGAZZI

Questi invece gli accorgimenti per i minorenni.

  • «Non condividete informazioni personali come nome, cognome, indirizzo, numero di telefono. Ricordate che il display del cellulare e lo schermo del computer possono occultare le vere identità e intenzioni di chi vi contatta.
  • Siate riservati con le vostre immagini e con quelle degli altri. Una volta immessi in rete, i contenuti multimediali non sono più controllabili. Evitate di condividere immagini e video intimi, soprattutto se siete riconoscibili.
  • Comportatevi online come fareste nel mondo reale: trattate gli altri con rispetto e segnalate contenuti offensivi o inadeguati alla Polizia Postale tramite il sito www.comissariatodips.it
  • Nel caso in cui siano state pubblicati online foto e video inappropriati, che vi riguardino, chiedete alla piattaforma interessata la rimozione dei contenuti compromettenti.
  • Gli scherzi online, le prese in giro, possono avere effetti dolorosi sugli altri: evitate di ritrovarvi a essere bulli senza l’intenzione di fare del male.
  • I malintenzionati utilizzano la rete e i social, le piattaforme di gioco per adescare minorenni allo scopo di ottenere immagini sessualmente esplicite, spesso fingendosi coetanei.
  • Se qualcuno vi parla di sesso senza che lo vogliate, vi minaccia o vi fa sentire a disagio, parlatene con i vostri genitori, insegnanti o adulti di riferimento. Potete anche rivolgervi alla Polizia Postale tramite il sito www.comissariatodips.it
  • Non accettate di incontrare persone conosciute su Internet senza avvertire i genitori o un adulto di riferimento.
  • Se venite a conoscenza che un minore sia vittima di reato, non restate indifferenti e segnalatelo a un adulto di riferimento.
  • Se siete vittime di reato online, mettete al sicuro le possibili prove: non cancellate i messaggi, né le immagini e i video e non chiudete i profili social sui quali siete stati contattati prima di aver fornito queste informazioni alla polizia (fare gli screen shot delle conversazioni e della url identificativa del profilo).
  • Se siete vittime di sextortion: non pagate! Interrompete i contatti con il ricattatore e non reagite ai messaggi.
  • Se utilizzate circuiti di file sharing per condividere musica, film o altro, controllate sempre il materiale che ricevete. Alcuni files potrebbero essere illegali. Se vi imbattete in materiale sospetto, avvertite subito i vostri genitori e valutate insieme se segnalarlo alla Polizia.
  • Fare subito denuncia alla polizia: la tempestività in questi casi è fondamentale per le indagini. Chi ha più di 14 anni può sporgere una denuncia, anche in modo autonomo, in qualsiasi ufficio di Polizia.