Gazzetta di Modena

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Il lutto

Serramazzoni, folla commossa per Roncaccioli: «Persona perbene e amico vero»

Daniele Montanari
Serramazzoni, folla commossa per Roncaccioli: «Persona perbene e amico vero»

Addio al maresciallo e sagrestano con l’omaggio della Finanza

28 aprile 2024
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Serramazzoni Chiesa di Selva gremita ieri per l’ultimo saluto a Fernando Roncaccioli, il maresciallo della Guardia di Finanza scomparso giovedì a 77 anni per un male inesorabile.

IL TRICOLORE SULLA BARA

C’erano in divisa i colleghi della Guardia di Finanza di Modena, ma anche quelli dell’associazione Anfi di Sassuolo, che hanno avvolto la bara con il Tricolore. Sopra, il cappello da finanziere, a richiamo dell’orgoglio che ha sempre avuto per il Corpo. Ma c’era anche tanta gente comune, nel ricordo anche dell’uomo che, in pensione, si è dedicato alla sua vecchia parrocchia di campagna, facendo da sagrestano. È arrivato anche il suo parroco di una volta, don Antonio Lumare, da Pavullo.

«È bello salutare Fernando qui, dove ha vissuto la sua fede e dove ha prestato servizio per tanti anni» ha sottolineato il parroco don Matteo Malavolti, commosso al ricordo dell’amico. «Era il sagrestano fedele e preciso, che veniva ad aprire la chiesa e preparava per la messa. Ma che poi restava volentieri anche a suonare l’organo. Noi di lui seppelliamo il guscio, ma ciò che ha vissuto è il germoglio che ora deve portare frutto in noi. Ciò che è vissuto nell’amore, trapassa la morte e rimane. Possa ora diventare vera per lui la parola: «Servo buono e fedele, prendi parte alla gioia del tuo Signore».

«RESTERAI NELLA MEMORIA»

Sentito anche il ricordo dei colleghi della Finanza: «Grazie Fernando per tutti gli anni trascorsi con noi, prima in servizio e poi in congedo. Sei sempre stato stimato per la tua modestia e lealtà. Ciao Fernando, resterei nella nostra memoria come una persona per bene, molto per bene. Grazie per la tua sincera amicizia, ora riposa nella pace del Signore». E poi dai parrocchiani il ricordo di «una bella persona, per indole e modi, che apriva questa chiesa di campagna e, dopo aver preparato per la messa, si metteva a suonare l’organo, meravigliando la gente di passaggio. Era il tuo modo di ringraziare il Signore per quello che lascia nel cuore a chi dedica tempo a lui». Ora riposa nel cimitero di Serra.