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Castelfranco, post partita incandescente: calci all’auto e minacce al giocatore della Virtus

Matteo Pierotti
Castelfranco, post partita incandescente: calci all’auto e minacce al giocatore della Virtus<br type="_moz" />

Anche il tecnico dei biancogialli nel mirino dopo il match contro la Fidentina

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CASTELFRANCO. Attimi di paura per i giocatori della Virtus Castelfranco, in particolare per Enrico Marconi, al termine della partita del campionato di Eccellenza di domenica scorsa allo stadio Ballotta di Fidenza vinta 3-0 contro la Fidentina. È lo stesso difensore classe 1999 della Virtus a raccontarci cos’è accaduto.

LA TESTIMONIANZA
«Durante la partita i giocatori della Fidentina ci hanno urlato in faccia e insultato semplicemente perché stavamo facendo il nostro dovere, ovvero vincere una gara anche se i punti in palio erano molto importanti più per loro che per noi. Continuavano a dire alla nostra panchina “Sì, tanto ci andate ai playoff, tanto vincete il campionato”. Ci avevano talmente innervosito che al nostro terzo gol ho detto ai miei compagni “Dai ragazzi, torniamo a centrocampo, tanto questi retrocedono”. Purtroppo sia i giocatori in campo che quelli in panchina hanno sentito questa frase, sì di scherno ma per nulla offensiva, e hanno fatto un “casino” incredibile. Dopo due minuti è finita alla partita e purtroppo i loro tifosi, molto caldi, hanno saputo che io avevo detto questa frase e mi hanno aspettato fuori nel parcheggio: mentre passavamo hanno calciato la macchina di un mio compagno dove ovviamente ero seduto lì anch’io, ma poi per fortuna siamo andati via e la cosa è finita lì. Niente di grave, però è stato un brutto episodio anche perché noi in campo non abbiamo offeso nessuno. I loro giocatori a fine partita sono venuti da noi perché volevano che gli chiedessimo scusa, ma per cosa, per avere fatto il nostro dovere?».
Il direttore sportivo del Castelfranco Alessandro Ghidini sull’accaduto: «I loro giocatori per tutta la partita hanno praticato un gioco duro, diciamo così, nei confronti dei nostri che hanno reagito ma solo verbalmente. A fine partita io sono andato via subito, ma poi mi ha chiamato il mister (Francesco Cattani) dicendomi che i loro tifosi hanno aspettato i nostri giocatori, cercavano Marconi, poi quando sono usciti, hanno dato dei pugni sulle macchine dei nostri giocatori. Poi, non contenti, hanno fermato Cattani e l'hanno minacciato. Questo non è calcio».