Carpi, il viceministro Bignami in città: «In 10 anni perse 500 imprese»
Al fianco della candidata sindaco di centrodestra Annalisa Arletti: «Priorità? Sottopasso di Cibeno»
CARPI. Nella sua corsa alla poltrona di primo cittadino di Carpi, Annalisa Arletti si gioca la carta del feeling, della vicinanza e dell’appoggio del governo nazionale. La candidata del centrodestra ha ricevuto ieri la visita del vice di Matteo Salvini alle Infrastrutture e ai Trasporti Galeazzo Bignami e del senatore modenese Michele Barcaiuolo, peraltro marito della stessa Arletti. «Abbiamo un grande rapporto di coordinamento e relazione con i membri del governo, un punto fondamentale nel dialogo con i nostri rappresentanti a Roma. Nel momento in cui governeremo la città questo sarà un alleato importante», ha detto la candidata di Fratelli d'Italia.
LE PRIORITA'
Che ha approfittato della presenza del viceministro per presentare alcuni punti del proprio programma elettorale: «A livello di infrastrutture bene la già approvata bretella di Fossoli, ma mancano all’appello due grandi opere fondamentali come la rotatoria al casello dell’autostrada per agevolare i collegamenti con la zona industriale e il centro storico e il sottopasso di Cibeno, per cui ci dovrebbe essere un accordo tra il Comune e Rfi che al momento in cui amministreremo metteremo come priorità». Su quest’ultimo punto, Arletti ha coinvolto direttamente Bignami a interessarsi personalmente dello stato di avanzamento del progetto del sottopasso: «Nel 2022 è stato firmato questo protocollo Rfi-assessorato. Non voglio mancare di rispetto nei confronti di amministratori pubblici in carica, ma è importante come i contratti pubblici vengono attuati: se a una firma non segue un presidio costante, l’accordo diventa relativamente inutile - dice il viceministro - sorprende che nessuno dal Comune di Carpi mi abbia chiesto un intervento come invece è successo con i sindaci di Parma e Reggio. Su richiesta di Annalisa ho dunque interpellato l’amministratore delegato di Rfi per conoscere lo stato del progetto e la prossima settimana avremo un incontro ministero-Rfi per fare un punto anche su questa opera».
500 IMPRESE PERSE IN DIECI ANNI
A fianco dei due interventi infrastrutturali, Arletti mette nel mirino anche la politica industriale del Comune: «Carpi ha perso 500 imprese negli ultimi 10 anni e dobbiamo pensare ad attrarre investimenti dall’esterno, ci sono aziende che hanno scelto altri territori e un motivo c’è - dice la candidata - serve rilanciare la nostra città in termini di mobilità, Carpi deve stare nei tavoli della provincia, oltre a quelli dell’Unione Terre d'Argine, su temi come quello della metropolitana di superficie e non solo. Dobbiamo insistere su agevolazioni fiscali e Imu su capannoni sfitti, che in queste condizioni non vengono riqualificati. Carpi ha troppi centri commerciali e di grandi superfici: attraverso leve urbanistiche, deve tornare protagonista il commercio tradizionale anche in centro storico. C’è una cultura d’impresa da rilanciare con un patto con i giovani: le nuove risorse passano anche da nuove risorse umane, e il Carpi Fashion System va implementato, soprattutto in tema di formazione dei giovani». Programmi e idee che secondo Bignami e Barcaiuolo hanno tutti i crismi per portare la coalizione di centrodestra al governo della città dei Pio: «Qui abbiamo maturato una classe dirigente capace e pronta ad amministrare questo territorio, che ha bisogno di invertire la tendenza dopo 79 anni - hanno concluso il viceministro e il senatore - abbiamo fiducia in un grandissimo risultato».