Modena, Luca Negrini: «Scriviamo la storia, possiamo vincere»
Il candidato sindaco del centrodestra si è presentato all’hotel Raffaello con la benedizione di tutti i leader della coalizione
MODENA. Di fronte a una sala gremita, presso l’hotel RMH Raffaello, il centrodestra unito ha presentato il candidato sindaco alle prossime elezioni comunali per la città di Modena, Luca Negrini.
LE PAROLE DEI LEADER DEL CENTRODESTRA
Sono intervenuti i vari esponenti dei partiti della coalizione, presentati dall’onorevole Daniela Dondi che ha dimostrato con la sua presenza, ancora una volta, la vicinanza di Roma: «Questo è un evento importante e lo si può capire dal parterre dei partecipanti. Sentiremo cose molto interessanti per Modena, dimostrando l’unità di tutti i partiti di centrodestra che hanno concordato nel nome di Negrini come candidato sindaco. Parte quindi oggi una grande campagna elettorale che ci porterà, tutti uniti, a una vittoria per la prima volta sulla città di Modena», ha affermato l’onorevole modenese.
Il primo a prendere la parola è stato Guglielmo Golinelli, responsabile provinciale della Lega: «È un piacere essere qua – le sue parole – e vedere una sala gremita che ci fa ben sperare. Questo è solo l’inizio di una grande cavalcata verso la vittoria dopo 79 anni di amministrazione monocolore. Noi siamo uniti e questo è il prerequisito per fare bene. Sono convinto dello scacchiere provinciale che abbiamo schierato e sono contento che il candidato per Modena sia un giovane energico, entrambe caratteristiche che servono per fare bene. L’obiettivo è partire dalle cose piccole che sono in realtà gli aspetti più importanti per l’amministrazione. Si parte dal piccolo perché il degrado chiama degrado. Negrini avrà quindi cura della sicurezza, del decoro urbano e dei giovani, specialmente sul tema delle “baby gang”. Faccio a lui e a tutto il centrodestra un grande in bocca al lupo: andiamo a vincere!».
Forza Italia è stata poi rappresentata dalla coordinatrice regionale, Valentina Castaldini: «Appena sono arrivata, questa mattina, ho incontrato Negrini che mi ha detto una cosa bellissima, ovvero che non mi sarei pentita di averlo scelto. Io ne sono sicura – ha assicurato – altrimenti non lo avrei fatto; ne sono certa perché siamo arrivati a questa candidatura dopo lunghe discussioni che fanno parte della politica e della sua complessità. I problemi sono sotto gli occhi di tutti, dalla sanità alla sicurezza alla natalità… Il racconto che viene fatto dalla sinistra, di un sistema che funziona, è cristallizzato a 20 anni fa, quindi io credo a questa sfida e abbiamo la responsabilità di indicare una strada e una identità. Sono certa che Negrini farà un’ottima campagna elettorale e io aiuterò con tutto il cuore questo candidato perché credo che questa partita sia possibile da giocare».
A fare poi gli onori di casa è stato il responsabile regionale di Fratelli d’Italia, il modenese Michele Barcaiuolo che, tra citazioni e dichiarazioni d’amore verso Modena, ha scaldato la platea: «Qualcuno diceva che per correre veloce bisogna andare da soli e per andare lontano bisogna essere accompagnati: oggi stiamo dimostrando che Luca Negrini può andare lontano, accompagnato da tutti noi. Non era mai successo il centrodestra fosse così unito a livello provinciale e questo fa ben sperare anche per le elezioni regionali. Modena è la mia città e ho un affetto particolare nei suoi confronti, per questo la scelta del sindaco mi responsabilizzava maggiormente. Credo che Negrini sia il miglior candidato possibile e credo sia anche il miglior sindaco possibile. L’avventura, comunque vada, durerà cinque anni. Dobbiamo costruire l’alternanza che non c’è mai stata: in questa sala c’è gente capace, che ha costruito qualcosa e crede che dopo 80 anni l’alternanza possa far bene a questa città dove troppi ingranaggi sono arrugginiti e il centrodestra non ha nulla da invidiare ai principali avversari. Il declino non è un destino – ha chiosato Barcaiuolo – ribelliamoci e andiamo avanti fino alla vittoria».
Per Unione di Centro è intervenuto il coordinatore Riccardo Bizzarri: «Mentre arrivavo, questa mattina, pensavo ad Einstein e ad un suo assistente che un giorno ha biasimato il grande inventore di aver commesso un errore, ripetendo in un test le stesse domande dell’anno precedente. Einstein allora ha spiegato che non si trattava di un errore: le domande infatti erano le stesse, ma le risposte erano diverse. Pensate ad oggi e a cosa vuol dire questo: Negrini riceverà le stesse domande da parte della città, ma darà risposte diverse; è l’unico in grado di dipingere fuori dalle righe per cambiare qualcosa. Sarà il vicino di casa che, quando lo chiami, risponde. Volete, nel 2024, andare a 30 all’ora - ha chiuso con una nota ironica Bizzarri - o a mille all’ora? Perché Negrini vi farà andare a mille all’ora».
È stato poi il momento di Francesco Coppi, coordinatore regionale di Noi Moderati: «Ringrazio per la bellissima giornata e per la platea gremita. Cinque anni fa si era provato a fare una lista di centro per la candidatura di Prampolini e c’era anche un giovanissimo Negrini che mai avrebbe pensato di essere il condottiero della nostra campagna elettorale solamente cinque anni più tardi. Questo dimostra che i sogni esistono, perciò dobbiamo provare a tirare giù quella bandiera rossa dal Municipio. Aiutiamo Negrini a dipingere una pagina di storia».
LE PAROLE DI NEGRINI
In ultimo è stato il candidato sindaco a presentarsi con un discorso in crescendo che ha toccato tutti i temi principali e più caldi di Modena passando dalla sicurezza alla raccolta dei rifiuti, attraversando il tema dei giovani, delle baby gang, delle forze dell’ordine, dei parchi, del degrado, fino ad arrivare al trasporto pubblico, tra gli applausi scroscianti della sala: «Grazie a tutti i presenti e a coloro che hanno parlato prima di me e che rappresentano i partiti di centrodestra, uniti e compatti. Vorrei partire sgombrando il tavolo da alcune polemiche degli ultimi giorni dicendo per prima cosa che la politica, se fatta con passione, può portare anche ad una delusione personale, perciò chiarisco che tendo e tenderò sempre la mano a Piergiulio Giacobazzi perché abbiamo cominciato un percorso insieme che ha portato a questo e saremo sempre fianco a fianco. Per me è come se fosse qui. In seconda battuta, qualcuno ha detto che sto facendo tutto questo per la visibilità e per arrivare alle regionali con slancio: la mia sfida però sarà sempre Modena e non mi muoverò da Modena, qualsiasi sia l’esito di questa sfida».
Non è mancata poi una prima stoccata alla sinistra: «In questi ultimi giorni c’è stato tantissimo confronto e sono stato accusato di essere stato scelto da Roma. Mezzetti chi l’ha scelto? La differenza è che noi abbiamo portato i modenesi a Roma, mentre la sinistra ha portato un romano a Modena pensando di risolvere i problemi, dicendo anche che non è del Pd perché anche loro si vergognano di essere del Pd. La narrazione della sinistra – ha proseguito Negrini – è che a Modena le cose funzionano e la destra vuole distruggere tutto. Ma noi non vogliamo buttare tutto via, non siamo noi a pensare che se qualcuno non la pensa come noi, non sia meritevole di essere ascoltato. Io sono per le regole e credo che molti problemi vadano gestiti a quattro mani con tra Governo e Comune; ma nel dialogo con il Governo, il sindaco non rappresenta il partito, rappresenta la città e l’interesse dei modenesi. Se sarò sindaco, ed è più probabile di quanto si pensi, porterò la maglia della Nazionale, qualsiasi Governo ci sarà. Basta parlare dei problemi in maniera ideologica, serve avvicinarsi in maniera pratica».
Nelle fasi finali, Negrini ha lanciato la carica, arrivando all’anima dei presenti: «Il più grande errore è raccontare che sono solo: non sono solo, non siamo soli, siamo in tanti. È una sfida difficile, ma a me non piacciono le sfide facili. Essere nel centrodestra a Modena non è facile e non è una questione di convenienza, ma di convinzione. Noi dobbiamo fare l’impossibile insieme e io sarò sempre davanti a voi, fino all’ultimo minuto di campagna elettorale. Io non ho paura e nessuno di voi deve avere paura di aprire quella finestra, chiusa da 80 anni, per far entrare aria buona. Ci vuole coraggio, andiamo a vincere», ha concluso Negrini.