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I nodi della sanità

Modena, Donini è certo: «Non taglieremo, vogliamo investire»

Manuel Marinelli
Modena, Donini è certo: «Non taglieremo, vogliamo investire»

Zanca (Azione): «Vedremo alla fine dell’anno...»

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Modena «Smentiamo le voci allarmistiche, la nostra priorità resta salvaguardare e innovare il nostro modello di sanità universalistica, che è riferimento nel Paese».

Così l’assessore regionale alla Salute Raffaele Donini, che è intervenuto sul tema scottante dei tagli alla sanità modenese, dopo l’attacco del calendiano Paolo Zanca.

L’ARTICOLO: «Medici e infermieri: in arrivo 150 tagli» 

Secondo il commissario di Azione, per far quadrare il bilancio sarebbe in programma una riduzione di 5 milioni di euro, traducibili nel taglio di 150 tra medici e infermieri.

Ma Donini parla di «allarmismi fuori luogo, nessun licenziamento di personale dipendente nelle aziende sanitarie e ospedaliere» e attacca il governo Meloni, reo di «aver scelto di tagliare le risorse. Se non si interviene subito per invertire la rotta, le conseguenze ricadranno sui territori, colpendo quelli come il nostro che hanno maggiormente investito sulla sanità pubblica. Nonostante il finanziamento del Fondo sanitario nazionale risulti apparentemente in crescita – prosegue Donini – nei fatti il Governo sta tagliando, perché l’inflazione reale cresce più delle risorse per il fondo. Risorse che servono soprattutto per la spesa del personale, ma anche per gli investimenti: non ha senso contrapporre le due voci di spesa perché sono distinte e separate anche per vincoli di legge. E in ogni caso servono più risorse sia sul personale che sulle strutture e le tecnologie».

Sempre a proposito di medici e infermieri, dalla Regione ribadiscono come gli organici siano cresciuti negli ultimi anni, in Emilia-Romagna così come a Modena, malgrado i tagli dell’Esecutivo: «Il personale sanitario in questi anni è cresciuto di alcune migliaia di unità, tra medici, infermieri, operatori sanitari, tecnici e amministrativi: ogni allarmismo su tagli e licenziamenti è ingiustificato – chiarisce Donini – Invece di inseguire voci senza fondamento, tutti dovrebbero denunciare, come stiamo facendo noi in ogni sede istituzionale e politica, la mancanza di risorse statali adeguate. Nessuna Regione quanto la nostra ha contrastato il precariato, stabilizzando il personale. C’è un motivo se siamo primi per saldo attivo della mobilità sanitaria e vengono a curarsi qui i cittadini di tutta Italia».

Rimane scettico Paolo Zanca: «Non ci saranno tagli? Lo spero vivamente, credo questo se lo augurino tutti, ma faremo i conti alla fine dell’anno. Intanto tra non molte settimane dovrebbero arrivare le linee di indirizzo in consiglio comunale, e già qui capiremo qualcosa in più. Esamineremo tutto nel dettaglio, poi vedremo da qui alla fine del 2024 come sarà la situazione sui pensionamenti dei medici e degli infermieri, sulle collaborazioni e sul personale che se n’è andato. Altro tema riguarda i medicinali – conclude il commissario di Azione – il loro costo è aumentato molto, ciò nonostante, pare non sia previsto un rifinanziamento del fondo sui rincari. Personalmente la sanità modenese mi preoccupa, così come lo stato delle strutture, in primis il Policlinico».