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Modena, cane inghiotte un’esca e rischia di morire: operato d’urgenza

Gabriele Farina
Modena, cane inghiotte un’esca e rischia di morire: operato d’urgenza

La proprietaria: «Hanno tentato di ucciderlo»

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«Hanno tentato di uccidere un mio cane con un’esca».

Il cane è un cucciolo di setter Gordon di tre mesi che vive con Antonella Minelli e la sua famiglia in una casa di via Jacopo Da Porto.

L’esca è una corda di circa un metro ripescata nello stomaco dell’animale grazie a un intervento chirurgico nella notte tra giovedì e ieri.

LANCIATA NEL GIARDINO

Secondo quanto ricostruito, l’animale l’ha mangiata mercoledì sera nel giardino di casa. Mani ignote l’hanno lanciata dall’esterno, superando con la traiettoria dell’esca una recinzione alta circa due metri.

Il cagnolino è ancora in pericolo di vita. Sta meglio, ma dovrà passare ancora due giorni in osservazione. «Mercoledì sera uno dei miei cuccioli non mangiava – ripercorre – Al pomeriggio seguente vomitava acqua».

Antonella ha portato quindi il cucciolo dal veterinario, che ha scoperto cosa era successo. «Aveva mangiato una corda insaporita con una sostanza – descrive – che può essere pancetta o grasso delle tigelle. La corda era scesa nello stomaco, dove si era formata una farfalla, che non la faceva più risalire. Il cane rischiava di avere un blocco intestinale e di morire».

Il veterinario ha operato il cagnolino d’urgenza. Antonella ha passato la notte vigilando sul cucciolo di tre mesi, riportandolo a casa soltanto nel pomeriggio di ieri.

TECNICA USATA DAI LADRI

Prima di congedarsi dal veterinario, ha scoperto di non essere stata l’unica proprietaria a subire un trauma simile.

«Ne sono stati trovati diversi in provincia», spiega. Secondo quanto ricostruito, sarebbe una tecnica usata dai ladri per eludere sia l’intervento dei cani sia dei proprietari. Mentre i secondi si affrettano a portare i cani in clinica, i malintenzionati possono avere campo libero per i furti.

Così non è avvenuto nel caso della famiglia di Antonella. «In casa c’era il mio compagno – sottolinea – e abbiamo altri cinque cani».

FUGGITO IL COLPEVOLE

La residente osserva il cagnolino mangiare di nuovo e sorride nonostante il trauma, il dispiacere e anche la spesa sostenuta per salvare il cucciolo.

Antonella esclude che l’animale possa aver inghiottito la corda con l’esca all’esterno della sua proprietà. Una domanda le fa male: chi è stato? «Qualcuno ha buttato l’esca nel giardino – evidenzia Antonella – L’altra sera pioveva e ho visto qualcuno correre fuori, ma non mi sono insospettita».

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