«Barozzi, il clima è preoccupante. Ora incontro urgente a Bologna»
Modena, sindacati uniti sul caso del ragazzo sospeso: «Il consiglio di classe va ascoltato»
Modena La vicenda della sospensione dello studente 18enne a Modena, rappresentante degli studenti dell'Ites Barozzi, «sta assumendo ogni giorno di più una dimensione che si sarebbe dovuta e potuta evitare per tempo dando ascolto ai tanti che, sia prima del pronunciamento del consiglio di istituto sia subito dopo, a provvedimento non ancora notificato, si sono adoperati per chiedere di non comminare un provvedimento così grave, o di ritirarlo quando ancora si era in tempo per poterlo fare».
Lo segnalano a Modena i sindacati della scuola (Flc Cgil Modena e Flc Cgil Emilia Romagna, Cisl Scuola Emilia Centrale e Cisl Scuola Emilia Romagna, Snals Confsal Modena e Snals-Confsal Emilia Romagna) dopo il dibattito di questi giorni fino all'annuncio del ricorso al Tar, contro la sospensione, da parte dei legali del ragazzo. Secondo le sigle, intanto, emerge «un quadro che, complicandosi sempre di più, alimenta tensioni e preoccupazioni all'interno di tutta la comunità del Barozzi: il personale, gli studenti, le famiglie».
Tra questi, continuano i sindacati, «ci sembra di particolare gravità il fatto che la posizione, netta e chiarissima, del consiglio di classe, non sia tra gli elementi informativi a disposizione dell'Ufficio Scolastico Regionale, tanto che gli stessi componenti del consiglio di classe avrebbero chiesto di essere ricevuti dal vicedirettore dell'Usr dell'Emilia-Romagna. Tutto ciò, rincarano le sigle, contribuisce ad alimentare un clima tossico, che non rende giustizia a quello che deve essere il ruolo della scuola». Anche per tutti questi motivi, i sindacati hanno chiesto nei giorni scorsi «un incontro urgente al vicedirettore dell'Ufficio Scolastico Regionale, Bruno Di Palma, e intanto non mollano: «La richiesta di incontro è inoltre necessaria e urgente- concludono le sigle modenesi e regionali- per la necessità di rappresentare quanto emerso nel corso dell'assemblea dei docenti della scuola tenutasi lo scorso 5 febbraio ed è in relazione a quanto contenuto nell'ordine del giorno approvato all'unanimità dall'assemblea stessa», con il quale si dà mandato ai sindacati di «operare ad ogni livello per rappresentare la grave situazione di forte tensione e il clima di disagio che da tempo coinvolge la scuola».