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Il caso

Modena, la denuncia dei sindacati sulla scuola: «Studenti lasciati fuori a iscrizioni ancora in corso»

di Luca Gardinale
Modena, la denuncia dei sindacati sulla scuola: «Studenti lasciati fuori a iscrizioni ancora in corso»

L’allarme di Udicon: «Inaccettabile, tuteleremo le famiglie»

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Qualcuno, come raccontiamo nell’articolo in basso, se l’è sentito dire chiaro e tondo: «Signora, non faccia nemmeno la fatica di mandare la richiesta di iscrizione, tanto siamo già in esubero...». Peccato che le iscrizioni siano ancora abbondantemente in corso, e dunque nessuno possa ancora considerato di troppo. Succede nelle scuole superiori modenesi, impegnate dal 18 gennaio con le iscrizioni degli studenti che arrivano dalle medie. E a raccontare le irregolarità segnalate da tanti genitori è la sezione modenese dell’associazione di consumatori Udicon Emilia Romagna. «Mancano ancora alcuni giorni al termine della fase d’iscrizione alle scuole superiori per il prossimo anno scolastico - fa sapere il presidente Vincenzo Paldino - ma come già successo dodici mesi abbiamo ricevuto una nuova ondata di segnalazioni arrivate dalle famiglie, con i figli già esclusi dalla scuola desiderata. Ma questa volta pare esserci un “trucco”, una sorta di escamotage affinché, rispetto all’anno passato, il volume di esuberi risulti minore».

I fatti
L’associazione ha infatti ricevuto diverse telefonate di genitori amareggiati che vengono contattati dalla scuola indicata nel modulo come la preferita per il proprio figlio, invitando la famiglia a rifare la domanda e inserire un altro istituto, in quanto nel loro è già stato raggiunto il numero massimo di richieste. Se confermata - incalza Paldino - si tratterebbe di una modalità inaccettabile e gravissima, che ancora una volta ripropone uno schema contestato».

Il presidente dell’associazione fa quindi notare che «i ragazzi attualmente in terza media stanno per affrontare una scelta importante, un nuovo capitolo della loro vita, ma questa decisione verrà mortificata da un sistema scolastico locale incapace di assorbire le tante richieste. Avevamo chiesto un confronto alle scuole, le avevamo diffidate anche legalmente per i criteri adottati l’anno passato nella scelta dei ragazzi, ma nessuno si è fatto vivo. Ora ci stanno chiamando tante famiglie, e se quello che ascoltiamo verrà confermato, ci batteremo in ogni sede affinché non accada più». Paldino giudica «scorretto chiamare a casa le famiglie invitandole a rifare il modulo indicando un altro istituto. Com’è possibile che in certi istituti si sia già raggiunto il livello massimo di capienza per il prossimo anno? Come si può cercare un escamotage di questo genere per poi far figurare che non ci sono stati esuberi? Le scuole devono avere il coraggio di prendersi le loro responsabilità e comunicare, quando sarà il momento, a quanti ragazzi hanno dovuto dire “no”. Noi - chiude - raccoglieremo tutte le testimonianze e ci muoveremo di conseguenza per tutelare le famiglie».