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Rifiuti, sicurezza, sanità, verde: ecco le priorità dei cittadini di Modena

di Paola Ducci
Rifiuti, sicurezza, sanità, verde: ecco le priorità dei cittadini di Modena<br type="_moz" />

Con la campagna elettorale alle porte, abbiamo chiesto di dare indicazioni al prossimo sindaco per i primi 100 giorni di lavoro

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MODENA. “Quali dovranno essere le priorità su cui dovrà subito mettersi al lavoro il nuovo sindaco di Modena non appena sarà eletto?”.

È questa la domanda che abbiamo deciso di rivolgere ai modenesi aprendo così il confronto elettorale dei prossimi mesi. E la prima puntata non può che essere dedicata ai cittadini.

Temi diversi che spaziano dai problemi della nuova raccolta differenziata, alla sicurezza, all’inefficienza del trasporto pubblico così come all’annoso problema della difficoltà di trovare un alloggio in città, come Jorge Bolanos e Andrea Arroyo, ai quali sono stati chiesti fino a 12mila euro di anticipo per un appartamento di 60 metri quadri, sono i temi principali su cui i modenesi hanno puntato il dito.

Ma a questi si sono aggiunte richieste che riguardano l’impossibilità di prenotare alcune visite specialistiche (la signora Francesca Chiarugli dice che è un anno che tenta di prenotare una visita oculistica con la mutua), la sicurezza stradale e una politica che rimetta l’infanzia al centro soprattutto per quanto riguarda gli spazi verdi della città dove tanti modenesi hanno lamentato la scarsa manutenzione dei parchi pubblici e dei giochi per bambini, molti dei quali, ormai da tempo inagibili.

RACCOLTA DIFFERENZIATA

Ascoltando le persone non c’è modenese che non abbia qualcosa da dire sul nuovo sistema di raccolta differenziata: «E’ un disastro e bisognerebbe avere l’umiltà di dire ci siamo sbagliati - tuona Mario Roncaglia- la città è sporca e indecorosa, anche se con gli spazzini di quartiere qualcosa è migliorato. Il problema rimane per le persone più anziane che faticano ad organizzarsi per i giorni di raccolta dovendo ricorrere all’aiuto di terzi e per chi vive in case piccole magari con famiglie numerose, con spazi dell’abitazione (balconi e disimpegni) divenuti invivibili perché adibite a pattumiere a cielo aperto».

SICUREZZA

Ad accendere gli animi però c’è anche il tema sicurezza, in particolare nel centro storico dove, dai racconti, emerge che moltissimi o hanno subito un furto o una rapina o comunque hanno un conoscente che ne è stato vittima. Ad alzare la voce sul tema sono soprattutto i giovani come Martina Ferretti, universitaria di 23 anni: «Io ho paura a girare a Modena da sola la sera - conferma - purtroppo, oltre ad avermi rubato due biciclette in pochi mesi, più di una volta mi sono ritrovata in una situazione di pericolo». A rincarare la dose è anche lo studente Giacomo Martinelli: «Soprattutto in centro storico è facile imbattersi in balordi che vogliono estorcerti soldi e cellulari. Ci sono amici che non escono più la sera».

Martinelli non dimentica però di sottolineare anche la scarsa sicurezza sui mezzi pubblici «che va a sommarsi alla loro inefficienza - dice il ragazzo - con ritardi e salti corsa ormai diventati all’ordine del giorno che i invogliano a non utilizzarli più».

TRASPORTO PUBBLICO

Sul fatto che la prossima amministrazione debba porre immediatamente la propria attenzione sui servizi di trasporto pubblico è d’accordo anche Alessio Cesco Rosso, papà di un’adolescente di 14 anni: «È scandaloso che in una città come Modena si continui a leggere quasi quotidianamente sulla stampa locale di episodi di insicurezza sugli autobus e alla stazione delle corriere. Come genitori siamo molto preoccupati per l’incolumità dei nostri figli come siamo arrabbiati che spesso debbano arrivare in ritardo a scuola per le corse saltate».

E rimanendo in tema sicurezza c’è anche chi sottolinea l’importanza di quella stradale, proprio in una delle città italiane ai vertici delle classifiche per incidenti stradali in cui hanno perso la vita molti pedoni e ciclisti. «A mio avviso la priorità è un cambio di rotta radicale sulla vivibilità dello spazio pubblico, a partire innanzitutto dalla strada – dice Angela Artusi - che deve essere sicura in primis per gli utenti “fragili”, pedoni e ciclisti. È necessario poi incentivare una modalità di spostamento che non sia solo l’auto privata. Le ultime amministrazioni hanno spinto molto sul racconto della motor valley e molto poco su un reale ripensamento della mobilità. Serve un chiaro indirizzo della politica in questa direzione e il coinvolgimento di persone competenti che aiutino a fare questo salto di qualità».

VERDE E MANUTENZIONE

Rimanendo in tema “green”, diretto è il consiglio di Laura Manildo: «È un peccato vedere i viali del parco in condizioni di degrado e in alcune zone in mano agli spacciatori. Urge un progetto di rigenerazione che riporti la gente e i bambini nelle aree verdi della città».

«Apprezzerei se il nuovo sindaco desse un forte segnale di discontinuità rispetto alla vecchia giunta dimostrando di voler rivedere il rapporto tra amministrazione comunale e bambini e bambine della nostra città – rincara anche Elisa Corghi - Credo che negli ultimi anni, tra un’emergenza e l’altra, ci si sia un po’ dimenticati di loro. Si potrebbe iniziare facendo in modo che possano riappropriarsi dei tanti spazi che sarebbero dedicati a loro e alle loro famiglie facendo uno sforzo concreto per rimediare allo stato di degrado in cui versano molti dei parchi pubblici della città. Intervenire con un deciso programma di manutenzione potrebbe anche in parte interrompere il circolo vizioso che rende questi spazi ormai poco frequentati luogo ideale per spaccio e delinquenza».

CENTRO STORICO

Infine anche i commercianti che non fanno parte della ristorazione desidererebbero che si ponesse maggiore attenzione alle loro richieste e che il centro potesse rivivere attraverso una differenziazione di proposte commerciali diverse e lontane per filosofia e qualità a quelle delle grandi catene.

«Mi piacerebbe che il centro rivivesse anche grazie ad eventi che coinvolgano tutti i commercianti e non solo quelli che si occupano di ristorazione”, specifica Daniele Carboni, “Ne gioverebbe il turismo ma anche la voglia dei modenesi di fare un giro in centro – conclude Luciano Orlandini- servono bandi e incentivi per aprire nuove attività che offrano prodotti e servizi di qualità, anche in un’ottica di rigenerazione e sostenibilità, ma introvabili nei centri commerciali».