Modena, bus: rapina finisce nel sangue. Studente 17enne accoltellato
Parapiglia tra due giovani nel tentativo di rubare un portafoglio. La corriera era appena partita dalla stazione. Subito fermato l’aggressore
Modena Le telecamere interne del bus hanno ripreso tutto. I tre fendenti con cui uno studente di 17 anni è stato colpito.
«Alla nuca, al volto e a una mano», racconta spaventata un’altra ragazzina appena scesa dalla corriera. Da quel mezzo blu di Seta, invece, l’aggressore non è sceso se non accompagnato dagli agenti della Polizia locale. È stato lui a colpire l’adolescente con il coltello, ma poi si è come bloccato in uno stato di choc, forse lui stesso traumatizzato da quanto aveva fatto.
La Polizia locale lo ha accompagnato al comando di via Galilei, dove lo ha messo a disposizione della Procura. Procura che, fino a giovedì sera, non ha fornito alcuna versione ufficiale su quanto avvenuto, né l’età né altre informazioni sull’aggressore: si sa solo che è un cittadino italiano di origine straniera. Italiano, invece, lo studente accoltellato che fino a giovedì sera si trovava ricoverato presso l’ospedale Civile di Baggiovara: non è in pericolo di vita, ma i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. Lo faranno solo oggi dopo ulteriori accertamenti. Va detto che sono stati ascoltati tutti i presenti per escludere una seconda ipotesi, ben più remota: cioè che il 17enne fosse in prima istanza il rapinatore.
I fatti Siamo all’autostazione di Modena. Una delle tante corriere lascia le corsie, pronta a riportare gli studenti a casa dopo le lezioni. Questa in particolare è la 820: Modena, Maranello, Serramazzoni, Pavullo. Ma non arriverà mai a destinazione, perché dopo duecento metri si ferma al semaforo di Largo Aldo Moro. Nelle ultime file del mezzo si scatena il parapiglia. Tutti i ragazzi a bordo, una cinquantina secondo quanto riferito da Seta, urlano e chiedono all’autista di aprire le porte e di scendere. Se ne alza uno dalle ultime file, è una maschera di sangue, è stato colpito tre volte e le ferite sono evidenti. L’autista capisce che non si tratta né di uno scherzo né di una ragazzata e apre le porte: l’autobus era ancora fermo al rosso. Tutti scendono in fretta e furia in mezzo alla strada, qualcuno cerca di aiutare come può il ferito. Tutti giù tranne uno, l’aggressore che rimane immobile seduto sul bus.
A quell’ora in Largo Moro è presente una pattuglia della Polizia locale in servizio per la fiera di Sant’Antonio; ci sono anche alcuni agenti in borghese. Intervengono subito e
fermano l’aggressor e che secondo quanto riferito dovrebbe essere maggiorenne. Nel frattempo viene chiamata anche l’ambulanza, con il supporto dell’automedica: il personale del 118 si occupa del giovane ferito.La versione di Seta. Saranno le telecamere ad aiutare gli inquirenti. Ogni mezzo di Seta, infatti, è dotato di occhi elettronici che monitorano quanto avviene sui mezzi e l’azienda del trasporto pubblico ha già inviato i file alla Polizia locale per ricostruire i fatti.
«Dopo la partenza il mezzo aveva percorso solo poche centinaia di metri – precisa Seta – stava percorrendo viale Molza quando a bordo si è scatenato il panico tra i passeggeri (circa 50 persone, perlopiù studenti che facevano rientro a casa dopo la giornata di scuola), a causa di accoltellamento avvenuto tra due giovani che o
ccup avano le ultime file del bus. L’autista, vista la situazione di potenziale pericolo, ha immediatamente interrotto la corsa ed ha aperto le porte del mezzo per far scendere in sicurezza i passeggeri, quindi ha contattato la sala operativa di Seta. Un ringraziamento ed un plauso vanno anche all’autista, per essere intervenuto con tempestività e professionalità a tutela della sicurezza dei passeggeri».L’episodio ha comportato il prolungato fermo del mezzo; la corsa della linea 820 è ripresa dopo circa 30 minuti grazie ad un mezzo sostitutivo fatto arrivare dal deposito aziendale di Strada Sant’Anna.
Seta inoltre «si riserva di adottare ogni eventuale azione a tutela degli utenti e del proprio personale, con particolare riferimento al reato di interruzione di pubblico servizio. La dinamica dei fatti e l’identità dei soggetti responsabili potranno essere accertate grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza di cui è dotato l’autobus, che sono già state messe a disposizione delle Forze dell’Ordine per le opportune procedure di indagine».