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Il rogo

Incendio nel rifugio di animali a Campogalliano: «Ci siamo intossicati per salvarli»

di Gabriele Canovi
Incendio nel rifugio di animali a Campogalliano: «Ci siamo intossicati per salvarli»

I volontari del “Ris_Pet” di Panzano: «Purtroppo ne sono morti sei»

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CAMPOGALLIANO. La corsa dei volontari in apnea tra il fumo, nel disperato tentativo di provare a salvare qualche animale. Poi i vetri che si spaccano, il rumore delle sirene e l’arrivo dei vigili del fuoco a risolvere quel cortocircuito elettrico e a portare fuori da quelle quattro mura piccioni, cani e porcellini d’india. Per loro, il rifugio Ris_Pet di Panzano significava “casa”. E ora quella casa ha bisogno di un aiuto. Martedì sera, infatti, un guasto elettrico ad una lampada riscaldante ha scatenato un principio di incendio all’interno del rifugio per animali campogallianese provocando la morte di un cane disabile, di quattro porcellini d’india e di un piccione.

L’ODORE DI BRUCIATO


È sera, sono da poco passate le 21, quando uno dei volontari, che si occupa anche di fare il guardiano, inizia a sentire uno strano odore. «Sembrava bruciato – dicono dal rifugio – ma allo stesso tempo sembrava provenire da lontano». L’odore, però, diventa sempre più fitto e, pochi minuti dopo, tutti i volontari – che si trovavano nella casa secondaria – si riversano in cortile capendo di essere di fronte a un incendio. E in effetti è proprio così: «Un cortocircuito partito da una delle lampade elettriche che riscaldano i cani disabili nella struttura principale – spiega la volontaria Alessandra Cocchi dopo una notte insonne e con le immagini di quelle sirene davanti al rifugio ancora negli occhi – Questi animaletti disabili hanno problemi di circolazione, si muovono poco, e quindi hanno bisogno di restare al caldo».

I TENTATIVI DI SALVATAGGIO

Le loro cucce si trovano al primo piano: è lì che si sono fiondati i volontari alla ricerca degli animali, intrappolati e spaventati dal fumo. «Non si vedeva nulla – prosegue Cocchi – e al primo piano c’erano tutti gli animaletti. Oltre a Bella, ovvero il cane deceduto, ce n’è un altro che ora sta male per le intossicazioni. I volontari entravano e uscivano dalla struttura, facendo meno giri possibile e salvando più animali possibile: hanno spaccato vetri e, di fatto, si sono intossicati per salvare gli animali». Due di loro sono stati portati all’ospedale di Carpi per accertamenti e successivamente sono stati medicati anche gli altri quattro volontari presenti.

L’ARRIVO DEI SOCCORSI


L’allarme ai vigili del fuoco è stato immediato e al rifugio si sono precipitati anche i mezzi del 118, oltre ai carabinieri. «Con le maschere hanno portato in salvo gli animali rimasti dentro la struttura – continua – Fortunatamente non ci sono stati grossi danni, ma la casa è stata comunque dichiarata inagibile».

ORA BISOGNA RIPARTIRE


Le pareti sono diventate nere per il fumo e l’impianto elettrico è da rifare, ma la conta dei danni non spaventa i volontari, pronti a tirarsi su le mani e ripartire: «Lo faremo grazie all’aiuto dei tanti cittadini che ci hanno già fatto donazioni, sia in denaro che regalandoci pannoloni, salviette, coperte, asciugamani e lenzuola. Ora c’è da pulire e lavare tutti i muri e soffitto, ritinteggiare i muri e sistemare i box». Ma già ieri c’è chi si è detto pronto a dare una mano.