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L'indagine

I vertici della Kerakoll di Sassuolo e il caso spionaggio. «Datemi delle informazioni su Carmelo Salerno»: sotto la lente l’ex presidente del Modena

I vertici della Kerakoll di Sassuolo e il caso spionaggio. «Datemi delle informazioni su Carmelo Salerno»: sotto la lente l’ex presidente del Modena

L'ex amministratore delegato Andrea Remotti fece effettuare un accesso abusivo alla banca dati delle forze di polizia

14 dicembre 2023
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SASSUOLO. Andrea Remotti ha cercato di avere informazioni anche su Carmelo Salerno, all’epoca presidente del Modena Calcio. Oggi invece è il presidente della Reggiana.

LA RIVELAZIONE

È un’altra rivelazione che arriva dalle 15 pagine firmate sull’indagine dai pm torinesi Gianfranco Colace e Giovanni Caspani. La vicenda in questo caso porta al 26 aprile del 2018. All’epoca Remotti non era ancora amministratore delegato della Kerakoll, ma ricopriva comunque un ruolo dirigenziale. Ed era nel Consiglio di amministrazione del Modena Calcio. Secondo quanto ricostruito dai magistrati, tramite un semplice messaggio WhatsApp quel giorno chiese a un carabiniere di Alessandria, che evidentemente conosceva bene, di introdursi abusivamente nella banca dati in uso alle forze di polizia per conoscere eventuali informazioni presenti su Carmelo Salerno.

LA RICHIESTA DI INFORMAZIONI


Il militare fece gli accessi, di cui è rimasta traccia dettagliata nei motori di ricerca, con anche i quesiti che erano stati posti. All’epoca Carmelo Salerno (amministratore unico della Safim) era stato nominato presidente del Modena da pochissimi giorni (dal 12 aprile 2018). Nel Consiglio d’amministrazione della società c’era anche Romano Sghedoni, fondatore e socio Kerakoll, in qualità di azionista. Sarebbe poi diventato presidente con l’uscita di Salerno. E tuttora è presidente onorario del Modena. Romano Sghedoni che però non è assolutamente coinvolto nell’episodio. Risultano indagati invece Remotti e il carabiniere, ai quali è contestato, in concorso, l’accesso abusivo al sistema informatico. «Fatto commesso da pubblico ufficiale – specificano i pm – con abuso delle credenziali concessegli per scopi d’istituto e con violazione dei doveri di segretezza». La domanda ovviamente è perché mai Remotti abbia fatto correre un rischio così grande a un conoscente solo per avere informazioni su Salerno.

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