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Il caso

Modena: attacco hacker, ancora disagi «Presto ripartiranno i servizi»

Ernesto Bossù
Modena: attacco hacker, ancora disagi «Presto ripartiranno i servizi»<br type="_moz" />

Da domani verrà gradualmente ripristinata l’operatività del sistema danneggiato Garantiti da subito chirurgia, emergenza, ricoveri e prestazioni in tutta la provincia

03 dicembre 2023
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Entro la prossima settimana, ragionevolmente già a partire dai primi giorni, dovrebbero essere rimessi in sesto, a blocchi, i servizi.

Poi una mancata smentita, a precisa domanda, della direttrice dell’Ausl di Modena, Anna Maria Petrini: «Se abbiamo ricevuto una proposta di riscatto? Vi posso dire che abbiamo consegnato tutto alle forze dell’ordine».

E, infine, la sentenza condivisa dalla triade dirigenziale e dai tecnici: «Quello di qualche giorno fa è stato un attacco criminale». Dall’Azienda sanitaria, nel frattempo, garantiscono che «grazie ai sistemi di backup aziendali previsti nel Piano per la sicurezza informatica, non risulta ad oggi perdita o compromissione dei dati dei pazienti. Vogliamo inoltre sottolineare ai cittadini che ad oggi non ci sono evidenze di sottrazioni indebite». Sia chiaro: i tecnici stanno analizzando tutti i file e i servizi compromessi ma non hanno ancora concluso il lavoro, e dunque c’è il caso – che tuttavia appare remoto – di dati sensibili persi o compromessi. Fatto sta che per tutto il weekend, oggi compreso, proseguono le operazioni per ripristinare i servizi: si procede con cautela, secondo i protocolli operativi, le tempistiche e i prodotti informatici indicati dal Computer Security Incident Response Team (Csirt) dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) che «ha subito riconosciuto la pronta reattività delle nostre Aziende sanitarie all’attacco e che ci sta seguendo passo passo.

Nell’ambito del Piano per la sicurezza informatica lavora inoltre un team di secondo livello specializzato, esperti riconosciuti dalla stessa Acn per gestire situazioni di questo tipo, che non sono mai completamente prevenibili, come dimostrano le numerose notizie nazionali e internazionali», sostiene Simona Viani, ingegnere direttrice dell’Information and Communication Technology dell’Ausl Modena. La quale, poi, garantisce che «seguendo le linee guida previste dalle autorità competenti, la ripartenza dovrebbe essere in sicurezza. È logico: si tratta di situazioni imprevedibili, ma preferiamo metterci leggermente più tempo in modo tale da perseguire al meglio il risultato».

Da subito è stato possibile continuare a garantire interamente l’attività chirurgica e i ricoveri in tutti gli ospedali della Provincia e la maggior parte delle prestazioni sanitarie, oltre a tutti i servizi di emergenza e all’assistenza domiciliare ai pazienti fragili, che si è immediatamente riorganizzata mettendosi in contatto con i medici di medicina generale. Il piano provinciale per il sovraffollamento dovuto alle infezioni stagionali era già attivo e pienamente in funzione senza criticità in termini di accoglienza nelle diverse sedi sanitarie. Mentre l’infrastruttura informatica sta progressivamente tornando in funzione, si stanno testando i sistemi di refertazione e archiviazione (in particolare Laboratorio e Radiologia), che consentiranno appena possibile la riattivazione delle attività dei Punti prelievi e di prenotazione.

Ad operare è stato presumibilmente il gruppo di hacker “New Huntings International”, che sul proprio sito, non consultabile nel normale web, mette in evidenza i countdown affiancati ai nomi delle aziende colpite per ricevere il riscatto. L’Ausl non è comparsa, e sul tutto stanno lavorando le forze dell’ordine.

Intanto Claudio Vagnini, direttore generale del Policlinico, ringrazia tutti «a partire dai professionisti che stanno dando il massimo in una situazione di difficoltà». Si accodano i colleghi, con Stefano Reggiani, direttore generale dell’Ospedale di Sassuolo, che ribadisce «la criminalità dell’attacco». Infine l’ingegnere Mario Lugli ammette che è come se «gli hacker avessero posizionato mine antiuomo e noi le stessimo sradicando». l