Mirandola. Professore denuncia studentessa: spintonato in classe per una verifica
Poi il ragazzo dell’alunna ha aggredito verbalmente il docente
Mirandola Un professore spintonato in classe e aggredito verbalmente poche minuti dopo. Un clima difficile, in cui è già dura portare a termine le lezioni e in cui si vanno a sommare episodi di violenza, anche gravi come il pestaggio di uno studente di prima superiore.
Siamo all’istituto Galilei di Mirandola, in cui si affiancano gli indirizzi professionali e il liceo. E succede che un professore sia costretto a presentare denuncia presso il commissariato contro tre alunne di una prima superiore dopo una mattinata al limite del surreale. Nella classe (non espliciteremo la sezione per tutelare la privacy dei minori coinvolti, ndr) quel giorno era in programma un compito. Una verifica programmata da tempo e per la quale la maggioranza dei ragazzi si era preparato. Tranne tre che reagiscono in modo veemente. Ordinano addirittura all’insegnante di sospendere la verifica, chiedendolo in modo perentorio. La risposta è “no”, si va avanti come previsto.
Le tre affrontano la prova, poi una di loro consegna l’elaborato in modo sbrigativo e in anticipo rispetto agli altri: a quel punto riprende la polemica con ancora più aggressività. L’insegnante, per tutelare il clima in classe e consentire ai compagni di terminare il compito, chiede alla ragazza di uscire dall’aula. Quella, invece di accettare, si avvicina al professore e lo spinge con violenza contro il muro e solo allora esce.
Una scena a cui assistono tutte le compagne, oltre all’insegnante di sostegno che è presente in quell’ora. Ma non finisce qui, perché il docente dopo alcuni minuti deve subire anche l’incursione di un altro alunno dell’istituto, che non frequenta quella classe, che non solo lo aggredisce verbalmente, ma lo calunnia gridando «lasci stare la mia ragazza e non le metta più le mani addosso». E aggiungendo, mentre si allontanava, la colorita espressione «prof di mer...». A fronte dell’aggressione avvenuta in classe e alle successive ingiurie, l’insegnante ha presentato una querela alla polizia.
Secondo quanto appreso, tale episodio sarebbe solo la punta di un iceberg ben più profondo e solido, che rende difficile per i docenti riuscire a svolgere la propria professione anche con quegli studenti che ogni giorno si recano al Galilei per seguire le lezioni in modo irreprensibile.
C’è una rumorosa minoranza, che ostacola il canonico iter quotidiano ad esempio sbattendo banchi e porte, oppure girovagando per la classe e l’istituto durante l’orario di lezione.
C’è di più. A inizio ottobre un alunno di prima liceo, dunque un ragazzo poco più che 14enne, sarebbe stato picchiato da uno di quarta, del corso professionale. Quest’ultimo, 17 anni, lo avrebbe aggredito all’interno dell’area di pertinenza scolastica, seppure fuori dall’edificio. Il tutto sarebbe anche stato ripreso da una videocamera di sorveglianza. Il 17enne è già stato sospeso e a fine anno sarà allontanato dall’istituto definitivamente. Da un punto di vista penale, invece, bisognerà attendere le eventuali indagini.