Gazzetta di Modena

Per avere un’idea di come stanno le cose basta la risposta che danno in tanti: “Peggio che a Modena”. E se da una parte il tempo c’è ancora, è anche vero che sarebbe meglio chiudere la partita nel giro di un paio di mesi, anche perché numeri alla mano la sfida con il centrodestra sarà tutt’altro che semplice. Se il Pd modenese è alle prese con la difficile partita per il dopo-Muzzarelli, a Carpi per il post-Bellelli le cose non sono più semplici, anzi. Tutto pronto a Modena, Carpi e Sassuolo per Festivalfilosofia 2023

Ma chi potrebbe essere l’esponente del Pd - a meno di un’improbabile scelta “civica” - che sfiderà Fratelli d’Italia e soci in una tornata elettorale che si è aperta con un sondaggio che dà il centrosinistra vanti di due miseri punti? Al momento nel cielo del Pd carpigiano regna un certo caos, e a spazzarlo via sarebbe solo un nome: quello di Manuela Ghizzoni, ricercatrice di Storia medievale all’Università di Bologna, ex parlamentare, già assessore (alla Cultura) prima di essere eletta alla Camera. Su di lei i dubbi sono pochi, a parte... i suoi, dal momento che la diretta interessata sembra orientata a declinare l’offerta.

E allora? Al momento, soprattutto se Ghizzoni non sarà in campo, la probabilità di passare dalle primarie è molto alta. A puntarci è senza dubbio l’assessore all’Urbanistica Riccardo Righi, al centro di diversi progetti importanti di questa fine mandato, a partire da quello per l’Università. Su di lui c’è già il via libera del sindaco uscente Alberto Bellelli e del suo braccio destro, il portavoce Simone Tosi, anche se tutto ciò non è esattamente un punto di merito per il partito, che in questo momento non è esattamente in linea con la giunta uscente.

Restando in giunta, altri due nomi in campo sono quelli del vicesindaco Stefania Gasparini, sostenitrice di Elly Schlein alle primarie nazionali, e dell’assessore al Welfare Tamara Calzolari, ma anche qui vale lo stesso discorso, con il Pd intenzionato a dare un segnale di discontinuità rispetto alla giunta, soprattutto alla luce dei risultati dei due sondaggi - regionale e locale - che hanno bocciato l’amministrazione uscente.

E allora quale potrebbe essere il punto di caduta? Detto che oggi una soluzione “civica” - la più popolare, anche se più in ottica centrodestra, resta il notaio Flavia Fiocchi - sembra improbabile, oggi sono considerate in crescita le quotazioni di Giovanni Taurasi, ex presidente del Consiglio a Carpi, oggi dipendente della Regione. Una candidatura che, a differenza di quelle citate, potrebbe arrivare a convincere il partito provinciale, anche se in questo caso le perplessità arrivano un po’ più dal basso, ovvero dalla “macchina comunale”, alla quale Taurasi non ha lasciato un gran ricordo...l