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Festival di Venezia. La nipote del Drake entusiasta: «Film su un uomo fragile e geniale»

Paola Ducci
Festival di Venezia. La nipote del Drake entusiasta: «Film su un uomo fragile e geniale»<br type="_moz" />

Antonella Ferrari dopo la proiezione: «Mio padre lo ha apprezzato molto»

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Venezia È entusiasta Antonella Ferrari, figlia di Piero, nipote del Drake. Commenta all’uscita dalla première del film di Michael Mann in laguna: «Mi è piaciuto molto. Ho apprezzato l’interpretazione che Adam Driver ha dato di mio nonno e mi sono gustata le scene di corsa. Ovviamente non è un film incentrato sulle corse e il mondo auto Ferrari, bensì sulla vicenda umana dell’uomo Enzo, con tutte le luci e le ombre della sua vita durante quell'anno senza dimenticarne intuizioni geniali ma anche fragilità».

Apprezzamenti al film sono giunti anche da Piero Ferrari, anch’egli presente alla serata di gala con la moglie Romina Gingasu e sul red carpet con Michael Mann e Adam Driver. Peraltro Il figlio del Drake, per l'occasione, con grande stupore da parte di tutti, ha fatto portare all’ingresso del red carpet l’auto originale della scuderia di Maranello che nel 1957 vinse la Mille Miglia guidata dal pilota Piero Taruffi che nella pellicola è interpretata da Patrick Dempsey, anch'esso al Lido. «Mio padre aveva già visto l’anteprima del film a Los Angeles qualche tempo fa e aveva apprezzato molto– ricorda Antonella – e questa sera ha voluto giustamente esserci. Tra mio padre e Michael Mann è nata una bella e profonda amicizia dovuta al fatto che, durante la preparazione del film così come durante la fase delle riprese, il regista si è confrontato molto con lui e questo ha fatto si che di mio padre e di quello che ha vissuto nella sua infanzia, ne esce una narrazione in cui più volte ha detto che ci si ritrova in toto». Al Palazzo del cinema di Venezia giovedì sera non poteva mancare nemmeno Massimo Bottura, che a sorpresa, fa una comparsata nel film. «Mi è piaciuto "Ferrari" – ha detto lo chef all'uscita dalla Sala Grande- e mi è piaciuta molto Modena vista dalla telecamera di Mann: è bellissima. Mi ricordo la prima sera che Piero Ferrari Michael Mann e Adam Driver vennero a cena da me a Casa Maria Luigia per parlare del film. Sono rimasti tutti assieme tutta la sera, fino a tardissimo concentrati a parlare fra loro e a prendere pagine e pagine di appunti su quello che raccontava Piero.

Quasi non mangiava più nessuno quella sera (ride di gusto, ndr). Voglio sbilanciarmi – ha concluso lo chef – “Ferrari” può vincere il Leone d’Oro e da Modena dobbiamo fare tutti il tifo!»

E se Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il presidente della Regione Stefano Bonaccini, anch’essi a Venezia, hanno promosso a pieni voti la pellicola, più freddo il giudizio del gruppo di comparse modenesi giunte in laguna in pullman per non perdersi la prima che non hanno nascosto un po’ di delusione nel non vedersi tutti quanti nel film. Si sono resi conto che sono state molte le scene girate in cui loro erano presenti che poi in fase di montaggio sono state eliminate.

«Ovviamente siamo ben consapevoli che questo accade sempre nei film – commentano con un sorriso comunque un po' amaro- ma è comprensibile che le nostre aspettative erano ovviamente molto alte». In generale però i modenesi promuovono il film: «Modena ne esce bellissima e molto riconoscibile in tutti i suoi luoghi – concludono- quello che ci ha lasciato perplessi invece nella visione del film in lingua originale è la scelta dell’utilizzo di quello che Mann ha definito anglo – modenese. Non abbiamo capito questa scelta che ci torna strana soprattutto per quanto riguarda la non traduzione in inglese di alcuni termini lasciati in italiano come “signora” e “commendatore”, peraltro pronunciati con un forte accento inglese che a noi italiani arriva quasi come una presa in giro».