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Autodromo di Modena, via ai lavori e un nuovo socio rilancia

Luca Gardinale
Autodromo di Modena, via ai lavori e un nuovo socio rilancia<br />
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In autunno parte il cantiere per l’ampliamento, ci sarà l’hotel. La società si allarga e punta tutto sul polo ricettivo per i turisti

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Se l’obiettivo è quello di dare un respiro internazionale alla struttura, il percorso è quello giusto. Ora manca il doppio “chilometro lanciato”, e per quello ci saranno i cantieri, e soprattutto manca una struttura ricettiva all’altezza, e anche quell’aspetto è centrale nelle intenzioni dei nuovi investitori.

Perché dopo un periodo di stallo in cui si sono susseguiti pandemia e difficoltà a reperire i materiali, con l’aumento spropositato dei costi, ora l’Autodromo di Marzaglia è pronto a cambiare pelle. Un cambiamento che riguarda tutti gli aspetti, dalla proprietà alla struttura, che a parte le modifiche già approvate in Consiglio comunale punta a diventare un punto di riferimento anche dal punto di vista dell’accoglienza dei turisti. Partendo dagli aspetti societari, la società Aerautodromo Modena Spa è pronta ad allargarsi, accogliendo l’ingresso di nuovi investitori: un’operazione pensata proprio per dare maggiore respiro alla struttura, pronta ad ampliarsi e soprattutto ad attirare nuovi investimenti e turisti interessati al mondo dei motori.

E a proposito di ampliamento, a che punto è il percorso per arrivare al raddoppio della pista? Al momento dal punto di vista amministrativo manca ancora qualche passaggio per quanto riguarda la convenzione urbanistica, ma si tratta sostanzialmente di dettagli, dal momento che i passaggi principali, tra cui il voto del Consiglio comunale, sono già stati superati da tempo.

Operazioni che saranno affrontate durante l’autunno, con l’obiettivo di partire con i lavori entro la fine dell’anno. Diverse le modifiche previste: quella principale prevede il raddoppio del circuito, che dagli attuali 2.007 passerà a 4.150 metri grazie a un doppio rettilineo che consentirà alla struttura di avere il “chilometro lanciato” che gli investitori aspettavano da anni, consentendo così alle aziende della Motor Valley di sviluppare e provare i nuovi veicoli elettrici e a idrogeno.

Ma le novità per l’autodromo saranno tante altre, a partire dai servizi per l’accoglienza del pubblico, dalla tribuna più ampia al “visitor center”, dai laboratori del Modena automotive smart area alla zona prove per i veicoli a guida autonoma o assistita, mentre due ponti di collegamento consentiranno agli spettatori di attraversare la pista e ammirarla dall’alto. L’altra grande novità riguarda anche il parcheggio, che arriverà a ospitare 1.473 auto, mentre la viabilità dell’area cambierà, con un nuovo accesso da via dell’Aeroporto, con l’obiettivo di risolvere le criticità relative all’abitato di Marzaglia.

Questo per quanto riguarda il primo stralcio dei lavori, mentre il secondo riguarda più specificamente la ricettività della struttura: un aspetto al quale i nuovi investitori tengono particolarmente, con l’obiettivo di creare un nuovo polo turistico-alberghiero proprio all’interno del complesso di via Pomposiana.

Di conseguenza, il progetto dell’hotel - al momento sono previste 30 camere - e dell’area commerciale acquisirà sempre più importanza all’interno del nuovo Autodromo di Marzaglia.

Del resto, oggi l’offerta alberghiera della città è insufficiente rispetto alla domanda, soprattutto nei periodi di maggiore afflusso e quelli dei festival, con un picco a maggio-giugno e settembre-ottobre, tanto che in occasione dei grandi eventi non è raro che i turisti si fermino a Bologna o in provincia.

Un albergo di livello a Marzaglia, oltre a offrire una sistemazione all’interno della struttura per chi ne utilizza i servizi, darebbe anche la possibilità di avere una struttura ricettiva che “copra” allo stesso tempo la città, da cui dista 12 chilometri, il Distretto ceramico e il Reggiano.