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Il caso

Modena, in centro col coltello a 15 anni

Marco Costanzini
Modena, in centro col coltello a 15 anni

Un giovanissimo e la sua banda infastidivano altri ragazzi in piazza Matteotti. La polizia li ha inseguiti e fermati in via San Michele: quasi tutti erano minorenni

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Girava in piazza Matteotti con un coltello a serramanico, a soli 15 anni, e infastidiva altri giovani insieme a un gruppo di amici, quasi tutti minorenni come lui. Poi, alla vista della polizia, si è dato alla fuga. Una volta fermato, ha negato agli agenti di aver con sé l’arma, ma la perquisizione ha confermato il contrario e lui è stato denunciato per porto di armi atte ad offendere.

È il nuovo episodio di un fenomeno, quello delle bande giovanili, che continua a tenere banco in centro storico, in particolare nella zona di piazza Matteotti. Mentre la petizione dei residenti per chiedere un presidio fisso di forze dell’ordine ha raggiunto le 1.782 firme, mercoledì la polizia di Stato è stata chiamata ad un nuovo intervento dopo aver ricevuto la segnalazione di un gruppo di ragazzi, uno dei quali in possesso di un coltello, che infastidivano altri giovani. Giunti sul posto, gli agenti della squadra volante hanno immediatamente notato il gruppetto darsi alla fuga. Dopo averli inseguiti per le vie del centro, gli agenti sono riusciti a bloccarne cinque in via San Michele per poi procedere all’identificazione: si trattava di quattro minorenni italiani del posto, di età compresa tra i 15 e i 16 anni, e di una ragazza maggiorenne.

Il giovane che corrispondeva alla descrizione del ragazzo in possesso del coltello, già noto alla polizia, ha negato di avere con sé armi. Visti gli elementi acquisiti, la polizia ha proceduto alla perquisizione personale, che ha dato esito positivo: all’interno del marsupio del giovani, infatti, è stato trovato un coltello a serramanico lungo 15 centimetri. Per questi motivi, il 15enne è stato denunciato in stato di libertà per porto di armi atte ad offendere.

I minorenni fermati, alla luce del loro comportamento e dovendo essere riaffidati alle loro famiglie, sono stati accompagnati negli uffici della Questura: qui, in tarda serata, sono arrivati i genitori.

«Sono tuttora in corso – specifica la polizia di Stato nella nota diramata – ulteriori indagini al fine di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi che hanno coinvolto i giovani, anche al fine di identificare ulteriori persone presenti in piazza Matteotti».

Nemmeno due mesi fa in piazza Matteotti si era consumato un episodio di violenza brutale ai danni di un 17enne, picchiato per una bici da una banda di giovani mentre si trovava in compagnia della sua ragazza. Per quell’aggressione, dopo le indagini svolte dai carabinieri, un 19enne è finito ai domiciliari. «Ma restano impuniti i complici e vanno trovati», aveva tuonato la madre della vittima. l