Grandine nel Modenese: guida ai risarcimenti
Si possono presentare alle compagnie assicurative immagini, bollettini e articoli di giornale
Sapevate che una copia del nostro giornale può fare la differenza per farvi riparare le auto danneggiate dalla grandine di sabato scorso?
Le officine modenesi hanno iniziato a intervenire su lunotti, parabrezza, carrozzerie e fanali delle vetture non assicurate contro gli eventi atmosferici: non basta di norma l’assicurazione cristalli.
Nemmeno l’assicurazione obbligatoria di responsabilità civile auto (Rc auto) copre i danni da grandine.
Chi è assicurato, può presentare alla propria compagnia una richiesta di risarcimento, allegando alcuni documenti.
Servono innanzitutto immagini (ed eventuali filmati) che dimostrino i danni riportati dalla propria vettura.
Inoltre, si possono allegare le denunce presentate eventualmente alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco e alla Protezione civile.
Si può allegare il bollettino dell’osservatorio meteo più vicino con cui dimostrare la data e l’ora in cui si sono registrati i danni all’auto. In ultimo (ma non per importanza) si possono allegare articoli di giornale che attestino i danni causati su un territorio dalla grandine.
A quel punto, la compagnia assicurativa provvede a valutare i dati in arrivo, avviando le verifiche. Scatta quindi la nomina dei periti, incaricati di verificare i mezzi danneggiati e di stimare per la compagnia i danni.
I periti controllano la veridicità delle dichiarazioni dei danneggiati. In caso di approvazione, si passa al rimborso delle spese da parte dell’assicurazione.
A questo punto, entrano in azione altri fattori: il valore di mercato del veicolo; i massimali; le franchigie; eventuali scoperti.
Non è detto che il rimborso sia totale. La compagnia può indicare carrozzerie convenzionate in cui indirizzare i clienti per mettere a disposizione riparazioni a condizioni più favorevoli.