Modena. La Bassa ferita boicotta la Festa dell’Unità
All’ippodromo non ci saranno ristoranti gestiti dai volontari dell’Area nord
Senza dubbio pesano anche i problemi logistici, considerando che la nuova location della Festa provinciale impone una riorganizzazione delle attività e una serie di accorpamenti tra le gestioni. Ma se la presenza della Bassa era già in dubbio prima, il durissimo scontro che si è consumato sul caso Aimag ha dato la “botta” per chiudere la questione.
Perché alla nuova Festa dell’Unità targata Ippodromo Ghirlandina, quest’anno, mancherà una gestione a livello di ristoranti: quella dei circoli dell’Area nord, che negli anni passati avevano servito ai tavoli prima al ristorante “Villa Staggia” e poi al “Secchia e Panaro”. Per l’edizione di quest’anno, invece, non ci sarà alcun locale gestito o co-gestito dai volontari della Bassa, che sembrano intenzionati anche a non servire ai tavoli nei ristoranti delle altre gestioni.
Una scelta molto significativa, arrivata all’apice di uno scontro senza precedenti tra sindaci e circoli della Bassa e, dall’altra parte, le Terre d’Argine e la segreteria provinciale del Pd.
E a proposito di segreteria, ieri a intervenire è stata anche la vice di Roberto Solomita, il sindaco di Formigine Maria Costi: «Lo ribadiamo con la massima fermezza necessaria - spiega - il Pd lavorerà affinché sia mantenuto il pieno controllo pubblico di Aimag, senza cessioni di quote afferenti ai Comuni. È importante sottolineare come la nuova guida dell’azienda - continua - sia composta da 4 membri di nomina pubblica, con figure autorevoli, espressione del territorio, tra cui il vicepresidente, Alberto Papotti, proveniente dalla Bassa. Nel prossimo futuro il Pd chiede agli amministratori che, oltre a mantenere le quote societarie di proprietà pubblica e la maggioranza nel cda, si sottoscriva di un nuovo patto di sindacato».