Sassuolo, è morto il 58enne travolto lunedì sulle strisce
Hyka Zyhdi lascia la moglie, tre figli e tre nipoti, oltre al quarto in arrivo
Non ce l’ha fatta Hyka Zyhdi, il cinquantottenne di origini albanesi residente a Sassuolo investito da un’auto la sera di lunedì 19 dicembre in via Fanti, in città: l’uomo purtroppo è deceduto nel pomeriggio di mercoledì, al policlinico di Baggiovara, a Modena, dov’era stato subito trasportato in ambulanza in condizioni disperate, troppo gravi i politraumi riportati nel violento impatto con la vettura e poi nell’altrettanto rovinosa caduta sull’asfalto.
Zyhdi, alle 19.10, stava attraversando la strada a piedi servendosi regolarmente delle strisce pedonali all’altezza del civico 60, all’intersezione con via Gorizia, quand’è stato inspiegabilmente travolto da una Audi Q3 condotta da A. P., 25 anni, di Sassuolo. Una volta dato l’allarme sul posto, oltre agli agenti della polizia locale che hanno effettuato i rilievi, è accorsa un’ambulanza del Suem e i sanitari, constatata l’estrema gravità del quadro clinico del pedone, lo hanno trasportato direttamente al Baggiovara dove, dopo il passaggio al Pronto soccorso, lo hanno ricoverato in Rianimazione, ma il cinquantottenne, purtroppo, non ha più dato alcun segnale di ripresa: mercoledì è stata accertata l’assenza di attività cerebrale e quindi, trascorse le ore prescritte, sono state staccate le macchine che lo tenevano in vita.
Ora la Procura di Modena aprirà un procedimento penale per omicidio stradale e il conducente della vettura sarà automaticamente indagato. Nelle prossime ore il magistrato inquirente potrebbe anche decidere di disporre l’autopsia sulla salma, anche se le cause del decesso sono chiaramente dovute alle terribili conseguenze dell’investimento. Per essere assistiti, fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia, i familiari della vittima, attraverso la consulente legale dott.ssa Sara Donati, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.
Un destino crudele, quello toccato a Hyka Zyhdi, una persona socievole, dinamica, sportiva e molto legato alla sua famiglia che da tre mesi si era stabilito in Italia con la moglie, coronando così il sogno di ricongiungersi definitivamente alle sue due figlie e a suo figlio, che da 16 anni risiedono a Sassuolo e che veniva a trovare spesso, salvo poi ripartire per l’Albania: aveva anche tre nipoti più uno in arrivo - una delle figlie è incinta -, che non conoscerà mai il nonno. E aveva anche trovato lavoro presso la ditta Meccanica Confapi. Per lui e per i sui cari doveva essere un Natale sereno e in famiglia, purtroppo saranno giorni di lutto e dolore senza fine. Appena arriverà il nulla osta dall’autorità giudiziaria, la salma di Zyhdi sarà mestamente rimpatriata nel suo Paese dove saranno celebrati i funerali e sarà sepolto.