Gazzetta di Modena

Modena

Il rogo

A fuoco cabina usata come rifugio: la Sacca per ore senza elettricità

di Carlo Gregori
A fuoco cabina usata come rifugio: la Sacca per ore senza elettricità

Incendio in una casetta abbandonata, fuori uso la centralina del quartiere

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MODENA Incendio nella notte tra venerdì e ieri alla Sacca, vicino al Parco Vittime di Utoya. Un denso fumo e l’intenso calore hanno mandato fuori uso una centralina elettrica che serve la zona della sacca vicino a via Canaletto. A causa del guasto i residenti sono rimasti per ore senza elettricità. Solo ieri mattina i tecnici sono riusciti a riparare il danno e rimettere in funzione la tensione. Il rogo, più fumo che fiamme, in realtà era scoppiato in una casetta attigua occupata da senzatetto e vagabondi che si aggirano nella zona. Forse un litigio, un gesto doloso oppure un incidente ha fatto rovesciare qualcosa che usata da braciere teneva accesa una fiamma che scaldava l’interno del piccolo edificio provocando calore e fumo. Non ci sono feriti.

L’allarme è partito verso le 2 di notte. Nella centrale di In Rete e di Enel è scattato un segnale di guasto dalla zona della Sacca. Si è individuata una centralina elettrica in via Canaletto Sud. Si trattava di una cabina elettrica poco visibile che si trova in uno spiazzo usato dai camionisti al lato finale del Parco Vittime di Utoya. Appena arrivati, i tecnici hanno scoperto che la cabina era sì fuori uso ma non c’era alcun incendio. Il fumo proveniva invece dal retro della casetta. Dove si trova un’altra casetta simile un tempo sempre utilizzata per la rete elettrica e che da anni è abbandonata all’interno di uno spazio tra la ex Pro Latte e, al lato, il capannone di un’officina in degrado e “decorata” da writers. Una volta entrati nell’area, i tecnici e i vigili del fuoco, accorsi pochi minuti dopo, hanno trovato in effetti un incendio in atto.

Dall’interno di quella casetta erano scappati due occupanti abusivi. Poco prima avevano gettato disperatamente i vestiti fuori nel cortile. Dopo aver preso il necessario sono scappati lasciando nello spiazzo cortilivo numerose biciclette rubate, tanti vestiti e anche dei mucchi di rifiuti (solo la pastinaca era diligentemente raccolta in un contenitore della differenziata). A loro volta, una volta dentro, i vigili del fuoco hanno gettato fuori tutto ciò che poteva bruciare ed era già in parte bruciato, poi hanno spento le fiamme.

Il danno è modesto. All’interno sono rimasti mucchi di laterizi spaccati e oggetti usati dai due che stavano all’interno. Ieri mattina, alla luce del sole, si è notato come abbiano cerato di salvare il salvabile: strada facendo hanno abbandonato anche paia di scarpe. Non si sa chi sono, ma non risultano feriti, intossicati né ustionati. In ogni caso, è emersa una nuova occupazione abusiva tra gli edifici abbandonati della Sacca. Non è detto che gli occupanti siano gli stessi. Prima il rotore al centro dell’area ex Mercato bestiame: per anni abbandonato a se stesso e occupato da gente di passaggio e tossicomani in cerca di un rifugio, è stato completamente sgomberato, ripulito e sigillato questa estate; poi un capannone in disuso in via Behring. Proprio accanto al centro di produzione del film hollywoodiano su Enzo Ferrari, per settimane occupato e poi ripulito e sigillato. E infine dentro questa cabina elettrica in disuso. Ogni volta, bici abbandonate e vestiti laceri e ridotti a stracci ammucchiati al momento dell’abbandono o durante gli interventi indicano presenze stabili, a volte per periodi lunghi.

Ieri mattina i tecnici di In rete e di Enel hanno risistemato la centralina ridando elettricità alla zona. l