La barra salva piloti della Formula 1 la produce Vsystem
Silvia Gaiani socia e amministratore delegato La sede è a Fiorano a due passi dalla Ferrari
di Giovanni Medici
Lavora per la Formula Uno e produce gli ormai famosi Halo, la barra salva piloti e i Windscreen per l’americana Indycar che hanno la stessa funzione di cellula di sopravvivenza e hanno cambiato il profilo e la fisionomia delle auto che corrono in pista. Dunque è un’azienda che deve rispettare standard altissimi.
Senza dimenticare il suo impegno in tante altre competizioni automobilistiche e motociclistiche, oltre che per i settori aerospaziale, difesa e medicale. Ha appena realizzato l’ampliamento della sua sede produttiva che si trova vicino alla pista di Fiorano (passando da 850 a 2.000 metri quadrati di superficie).
Vsystem srl fa parte del Gruppo Veca di Soliera ed è nata nel 2013. Socia ed amministratore delegato dell’azienda è l’ingegnere meccanico Silvia Gaiani, un passato in Ducati e Akrapovic, bolognese.
Vsystem, associata a Confindustria Emilia Area Centro, è specializzata nella realizzazione di manufatti ottenuti per deformazione plastica e saldatura, nella costruzione di elementi di geometrie complesse, tolleranze ristrette e materiali esotici, come leghe di titanio, nichel, acciai speciali e inossidabili, nella curvatura di tubi a parete sottile, realizzati in leghe di nichel e titanio.
Un’impresa dal grande contenuto tecnologico, che realizza circa i due terzi del suo fatturato grazie alle commesse estere: nel 2022 punta ai 4,4 milioni di giro d’affari.
«Durante il periodo della pandemia, nel 2020, abbiamo ottenuto la Certificazione UNI EN ISO 9100:2018 relativa ai sistemi qualità dei settori aerospaziale, militare e difesa: ora puntiamo a quella Usa, la Nadcap – spiega Gaiani –. Abbiamo 25 dipendenti e ci occupiamo di manifattura, realizzando quanto il cliente ci chiede, in piccola o media serie. Le soluzioni per l’idroformatura, la piegatura tubi a parete sottile realizzati in leghe di nichel e titanio e le giunzioni saldate di precisione, sono il punto di forza delle lavorazioni della Vsystem».
L’idroformatura è una tecnologia in grado di realizzare la deformazione plastica a freddo del tubo, sfruttando la forza generata dall’acqua in pressione.
In questo modo si è in grado di ottenere componenti che presentano variazioni di selezione localizzate lungo tutto lo sviluppo assiale del tubo. Questa tecnologia è l’ideale per tubazioni dalla geometria complessa che devono soddisfare requisiti dimensionali e configurazioni fluidodinamiche molto stringenti. I saldatori di questa azienda di Fiorano, in possesso di patentini di saldatura TIG su leghe di nichel e titanio e acciai speciali e inossidabili, vantano una decennale esperienza con questa tecnologia su qualsiasi tipo di materiale.
«L’essere parte di un sistema, quello del Gruppo Veca, significa poi fare parte di una catena di fornitura integrata tra le aziende che lo compongono, e ricorrere dunque a fornitori solo in minima parte. Siamo un gruppo di aziende che operano in continua sinergia, adottando un approccio tecnologico estremamente avanzato, con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza del processo produttivo. Mettiamo inoltre a disposizione dei clienti la nostra tecnologia e le nostre competenze per i servizi di co-design e studi di fattibilità, progettazione attrezzature, collaudi dimensionali, tenuta. Vsystem – prosegue Gaiani – può gestire direttamente i principali processi produttivi, con l’obiettivo di garantire nel tempo la stabilità di quanto fornito, ridurre al minimo i rischi di subfornitura e assicurare la massima riservatezza in merito alle tecnologie applicate».
Il laboratorio metallografico interno poi realizza analisi macro e micrografica dei giunti e controlli non distruttivi con liquidi penetranti fluorescenti, grazie alla formazione del suo personale. Formazione che la stessa Gaiani, nell’ambito del progetto Mun-Er, ha garantito in qualità di ad di Vsystem ad esempio agli studenti di Ingegneria del Veicolo. Per un’impresa che fa parte della filiera della Motor Valley e lavora per tanti marchi d’eccellenza (ad esempio producendo l’impianto di scarico) ovviamente il futuro della mobilità, così come impostato dalle istituzioni europee in direzione dell’elettrificazione, non può che essere un tema sul tappeto.
«Sono esterrefatta per quanto sta avvenendo in Europa – sottolinea l’amministratore delegato di Vsystem –. La riconversione ecologica dei veicoli poteva essere realizzata senza leggi stringenti e limiti temporali rigidi. L’Euro 7, i motori ibridi, i biocarburanti sono soluzioni già praticabili. Invece si è scelto di puntare sull’elettrico, che ha tante controindicazioni a mio parere: l’usato che perde valore, la dipendenza dall’Asia per le batterie, i costi di acquisto dei veicoli, la necessità di avere infrastrutture di ricarica ovunque. E a tutto questo va poi aggiunto che l’inquinamento provocato dalle auto è solo il 7% di quanto calcolato, contro il 40% del riscaldamento domestico».
Dicevamo della presenza di Vsystem nel settore aerospaziale: all’ultima edizione di Aerospace & Defence supplier summit, la fiera internazionale dedicata al comparto aerospaziale e difesa, che si è tenuta ad aprile a Seattle, negli Usa, ha partecipato anche il Gruppo Veca con una rappresentanza delle sue controllate. Tra queste anche Vsystem srl.
Ovviamente sul fronte aeronautico la scommessa dell’immediato futuro sarà quella di riuscire ad intercettare un mercato che ha sempre più bisogno di velivoli più efficienti e anche più leggeri.
Veca Group è oggi una realtà industriale che realizza componenti singoli e assiemi meccanici su specifiche del cliente, eseguendo test e prove funzionali in sede. La catena di fornitura espressa dal Gruppo è garantita dalle controllate Vsystem, Veca, Retme, Amt, Imar, specializzate rispettivamente in idroforming e lavorazioni di materiali speciali, rettifica, additive manufacturing, trattamenti termici e nelle prove di laboratorio sulle principali leghe utilizzate e infine fresatura e tornitura.
Veca (acronimo di Verasani e Caiumi, i due soci che l’hanno fondata a Ganaceto di Modena nel 1962) a fine anni Ottanta è entrata come fornitore in Formula Uno e nel 1994 si è trasferita nella sede a Soliera.
Nel 2021 il giro d’affari complessivo delle cinque imprese che fanno parte del Gruppo (che in totale ha circa 180 dipendenti) è stato di circa 40 milioni di euro.
Titolare e amministratore delegato dell’azienda è Alessandro Verasani, figlio di uno dei due fondatori. l