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IMAL-PAL punta al sughero: uno stabilimento a Iglesias

Giovanni Medici
IMAL-PAL punta al sughero: uno stabilimento a Iglesias

Aprirà in Sardegna per utilizzare questo materiale destinato all’edilizia ecologica Produrrà pannelli isolanti per i “cappotti” delle abitazioni. Inaugurazione in autunno

12 aprile 2021
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Giovanni Medici

È firmato Gruppo IMAL-PAL il primo stabilimento al mondo che utilizza il sughero per la produzione di pannelli isolanti per abitazioni.

Sarà pronto a fine settembre, sorge nella zona industriale di Iglesias, in parte sulle ceneri di una delle tante fabbriche costruite in Sardegna con fondi pubblici e poi abbandonate, e occuperà a regime 80 lavoratori.

Il Gruppo di San Damaso, nato nel 2008 (ma IMAL è stata fondata nel 1970) e accresciutosi nel 2012 con l’ingresso di GLOBUS, produce ed esporta in tutto il mondo macchinari e impianti per la lavorazione del legno. «L’impianto che abbiamo installato ad Iglesias in linea avrebbe una lunghezza pari a 200 metri – spiega Marco Zanasi, membro del Consiglio di amministrazione del Gruppo IMAL-PAL – Utilizzerà le risorse locali, non solo il sughero sardo ma anche il legno di scarto raccolto in zona, per realizzare pannelli per l’edilizia. Con questi si può creare un ottimo cappotto esterno, ottimo d’inverno ma anche d’estate a differenza di quelli in materiale plastico. Il tutto in nome dell’efficientamento energetico e dei dettami dell’economia circolare sul riciclo dei materiali a fine vita, che sono il nostro “core business”. Per noi questo impianto in Sardegna sarà una sorta di biglietto da visita per i clienti di tutto il mondo, che potranno vedere all’opera ciò che abbiamo progettato e realizzato».

L’impianto Bioedil di Iglesias (dove i soci di maggioranza sono la russa Instroret Co e la Renovo di Mantova) è nato grazie al sostegno delle amministrazioni locali e ad incentivi statali, e la coop sociale San Lorenzo vi inserirà dal canto suo persone svantaggiate avviando percorsi di reinserimento lavorativo.

Il Gruppo IMAL-PAL, il cui nuovo quartier generale è in via Carriera 63 (l’inaugurazione ufficiale della sede è prevista tra circa un mese), ha 450 dipendenti (oltre 100 sono gli ingegneri) e quattro sedi in Italia: la quota di export (il fatturato previsionale 2021 è di 220 milioni di euro, ben superiore anche al 2019) è del 90%. «In ogni momento abbiamo 70-80 dei nostri dipendenti in giro per il mondo per montare impianti o fare manutenzione – continua Zanasi – Una categoria, quella dei trasfertisti, che è stata molto provata dalla pandemia e con loro ovviamente anche tutte le aziende molto votate all’export».

Per l’azienda di San Damaso la “green economy” è un punto fermo. E le indicazioni dell’Unione Europea sono molto chiare in questo senso. «Abbiamo già ordini fino al 2022, e sviluppato tecnologie all’avanguardia per ciò che riguarda il riciclo: l’Italia in particolare nel settore della raccolta del legno è leader mondiale». E IMAL-PAL a sua volta si definisce la realtà numero uno per ciò che riguarda le macchine per il riciclo di questo materiale e la costruzione di prodotti in legno non vergine. «Con le nostre tecnologie vengono ripuliti i rifiuti legnosi, tra cui i mobili abbandonati nelle stazioni ecologiche, da tutti gli elementi non di legno. Poi li maciniamo per dare vita a nuova materia prima. E in tutto il mondo – spiega Zanasi - ci sono nostri impianti che fanno questo». —

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