Bper Banca. Unipol archivia l'era Vandelli e sceglie Montani come nuovo amministratore delegato
La compagnia bolognese, come era scontato, ha annunciato che presenterà entro il termine del 27 marzo «una propria lista di candidati» per il cda, composta «da massimo» sette nomi su un totale di quindici componenti. Meno scontata la scelta di non ricandidare «alcun esponente dell'attuale organo amministrativo» a partire dall'ad, Alessandro Vandelli. che dunque lascerà il ruolo di a.d dopo sette anni.
BOLOGNA Unipol sceglie la discontinuità per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Bper e candida Piero Luigi Montani alla guida della banca modenese, di cui il gruppo guidato da Carlo Cimbri è primo azionista con il 19% del capitale.
La compagnia bolognese, come era scontato, ha annunciato che presenterà entro il termine del 27 marzo «una propria lista di candidati» per il cda, composta «da massimo» sette nomi su un totale di quindici componenti.
Meno scontata la scelta di non ricandidare «alcun esponente dell'attuale organo amministrativo» a partire dall'ad, Alessandro Vandelli. che dunque lascerà il ruolo di a.d dopo sette anni.
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Il suo posto verrà preso da Montani, banchiere di lungo corso, già amministratore delegato di Antonveneta, Bpm, Carige, che ritorna sulla scena dopo il burrascoso divorzio dall'istituto ligure, che nei suoi confronti aveva anche promosso un'azione di responsabilità voluta dalla famiglia Malacalza, allora primo azionista, e poi ritirata. A Montani, la cui nomina spetterà al nuovo board, toccherà il compito di completare l'integrazione degli sportelli di Ubi rilevati da Intesa e di guidare Bper nel risiko bancario che ribolle in attesa di conoscere le mosse del nuovo ad di Unicredit, Andrea Orcel.
In questo contesto Montani potrebbe trovarsi a trattare un'integrazione con Banco Bpm, di cui è stato amministratore delegato prima della fusione con il Banco Popolare, come pure con la Popolare di Sondrio, che con Modena condivide la società di gestione del risparmio Arca e con Unipol un accordo di bancassicurazione. Certo è che la scelta di Unipol dimostra la determinazione di Cimbri nell'imporre una nuova linea di comando alla banca, di cui il numero uno dei bolognesi si è detto disponibile a supportare ulteriori progetti di crescita a patto che assicurino alla compagnia il ruolo di partner industriale nella bancassicurazione. Oltre a Unipol presenterà una lista di minoranza la Fondazione di Sardegna, secondo azionista con il 10% del capitale e, con ogni probabilità, i fondi di Assogestioni.