Tangenziale da oltre 25 milioni: i lavori vanno alla ditta esclusa
L’appalto da 15 milioni alla Csm di Modena prima defenestrata poi riammessa Il massiccio intervento potrà partire solamente dopo che il Tar si sarà espresso
Elena Pelloni
San cesario. La gara d’appalto per i lavori della tangenziale di San Cesario ha un aggiudicatario provvisorio: il Consorzio stabile modenese (Csm). Proprio il proponente che era stato inizialmente escluso dal bando provinciale e poi riammesso su decisione del Tribunale amministrativo regionale (Tar). Il Csm, a seguito della decisione della Provincia che l’ha escluso dalla procedura aggiudicataria, si era rivolto al Tribunale amministrativo di Bologna per vedere riconosciuto il proprio diritto di partecipare alla gara d’appalto. I lavori della tangenziale di San Cesario superano il valore di 15 milioni di euro e dovrebbero partire entro l’estate. Il quadro economico complessivo, invece, supera i 25,6 milioni di euro (cifra che comprende i costi per gli espropri) e si tratta di risorse messe a disposizione dalla società Autostrade per l’Italia, nell’ambito delle opere complementari connesse con la realizzazione della quarta corsia dell’Autosole.
«Siamo in attesa della decisione definitiva del Tar - fa sapere la Provincia - Quello che conta è partire con i lavori, come stabilito, prima dell’estate». E spetterà al Tar di Bologna, presso il quale è depositato il ricorso avanzato da Csm contro la Provincia di Modena, esprimersi nel merito il prossimo 14 aprile. Con i provvedimenti del 28 dicembre 2020 e del 15 gennaio 2021, la Provincia di Modena aveva infatti escluso il Csm dalla gara d’appalto per la nuova tangenziale di San Cesario. Il 22 gennaio il Tar, dopo aver ricevuto il ricorso del Consorzio, aveva stabilito di “riammettere con riserva ed interinalmente” il concorrente escluso. Nel merito dei documenti presentati da Provincia e Csm, il Tar entrerà il prossimo 14 aprile. Dopo tale data si saprà se il Csm, aggiudicatario provvisorio dei lavori per la tangenziale di San Cesario, diventerà o meno il vincitore definitivo della gara.
«I lavori potranno partire una volta completate tutte le verifiche di legge e l’esito del ricorso al Tar, presentato dal Csm durante la fase preliminare di ammissione dei concorrenti, a seguito di un provvedimento di esclusione da parte della Provincia del Csm stesso, legato alla completezza della documentazione; il Tar ha deciso la riammissione della ditta alla gara, riservandosi una valutazione di merito del ricorso prevista in aprile», scrive in nota la Provincia. La variante alla strada provinciale 14 sarà lunga oltre tre chilometri e comprenderà tre rotatorie, un cavalcavia sull’A1 e due sottopassi ciclopedonali. La gara d’appalto europea promossa dalla Provincia di Modena si è conclusa il 12 marzo e il vincitore, seppure provvisorio, è stato individuato attraverso il «metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa che tiene conto anche dei parametri qualitativi delle proposte», scrive la Provincia. —
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