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Ospedale, nuova Tac «Radiazioni ridotte ed esami più precisi e non invasivi»

S.A.
Ospedale, nuova Tac «Radiazioni ridotte ed esami più precisi e non invasivi»

Sansone illustra il macchinario in dotazione alla Radiologia Fornisce 128 strati in simultanea e alta qualità d’immagini

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È entrata in funzione la nuova strumentazione di Diagnostica Tc (Tac) alla Radiologia del Ramazzini, diretta dal dottor Raffaele Sansone. La nuova macchina, di ultima generazione, ha la possibilità di acquisire contemporaneamente 128 strati e fornire immagini ad altissima qualità al radiologo. Non una semplice sostituzione, ma un importante potenziamento tecnologico. La Tomografia Assiale Computerizzata (Tac) è una metodica radiologica di diagnostica sempre più richiesta perché consente di acquisire immagini in modo non invasivo.

Con l’entrata in funzione della nuova Tac si è proceduto alla rimozione del macchinario provvisorio necessario per garantire la continuità dell’attività, che era stato collocato su un mezzo mobile nel piazzale esterno del Pronto Soccorso. Il nuovo strumento consentirà di affinare la precisione diagnostica, riducendo le radiazioni emesse.

La Tac di Carpi fa parte di un programma di rinnovo dei sistemi diagnostici che prevede a breve la sostituzione delle Tac a Mirandola e Vignola con macchinari sostanzialmente identici a quello di Carpi. «Nei primi 8 mesi del 2020 al Ramazzini sono state effettuate 8.328 prestazioni Tc Body (collo, torace, addome e arti inferiori) per patologie acute quali aorta e embolia polmonare, pancreatiti, occlusioni intestinali, sia per l’attività programmata di specialistica ambulatoriale, sia per i pazienti ricoverati o che avevano fatto accesso al Pronto Soccorso - spiega il dottor Sansone - A queste prestazioni si aggiungono 1.971 Tc Encefalo. La Tc ha sostituito completamente esami invasivi come l’angiografia, che viene eseguita solo in un secondo momento per patologie traumatiche o vascolari che richiedono un trattamento endovascolare (come il posizionamento di stent o embolizzazione di focolai emorragici in corso di traumi o di patologie emorragiche). Poi, le strumentazioni di diagnostica Tc di nuova generazione contengono sistemi di riduzione delle radiazioni emesse: grazie a sofisticati algoritmi interni, il macchinario ottimizza le dosi di radiazioni necessarie per ogni esame».

«Vorrei ringraziare tutti gli operatori per la preziosa collaborazione, che ha consentito di ottenere ottimi risultati anche quest’anno segnato dall’emergenza Covid - prosegue Sansone - La sostituzione del macchinario era in programma già prima della pandemia: in previsione dell’effettuazione dei lavori, sono stati anticipati tutti gli esami programmati. Ciò ha permesso di non accumulare prestazioni sospese. Poi, con l’ingresso nella fase di picco emergenziale, le agende sono state chiuse, ma grazie all’installazione di una Tac mobile provvisoria sono stati garantiti gli esami necessari per i pazienti ricoverati o in carico alla struttura ospedaliera (ad esempio Day Hospital Oncologico) e le urgenze». —

S.A.