Cavicchioli: «Felicori candidato a Bologna? Rispetto la scelta»
«Io rispetto la decisione di Mauro Felicori». E’ lapidario il presidente di Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli, non aggiunge nulla di più rispetto a quello che sarà di Ago e del Sant’Agostino nel prossimo futuro, all’evoluzione futura dell’ente culturale a seguito della scelta di Felicori di candidarsi alle regionali del 26 gennaio.
Quest’ultimo è l’ex direttore della Reggia di Caserta, prima di essere messo a riposo dallo Stato, e attualmente detiene i ruoli di commissario straordinario alla Fondazione Ravello (“Dopo i primi sei mesi il mandato mi è stato rinnovato per altri sei, ma lascerò anche prima”, spiegava Felicori ai media napoletani) e di direttore di “Ago fabbriche culturali” all’ex Sant’Agostino di Modena. Il presidente Cavicchioli, dunque, è il datore di lavoro di Felicori e insieme al sindaco Gian Carlo Muzzarelli è stato il principale “sponsor” nella creazione di Ago e nella scelta del manager dal lungo corso al Comune di Bologna. Se Cavicchioli non parla, dopo il lungo tempo che dodici mesi fa lui e il primo cittadino spesero per illustrare l’utilità di Ago, è probabile che nelle “segrete stanze” si stia riflettendo sul da farsi.
Felicori, infatti, spiegava ieri di voler mettersi in aspettativa per questi quaranta giorni di campagna elettorale che lo attendono per portar voti a lui e alla lista di Stefano Bonaccini. Dopodiché, sempre una richiesta di Felicori, l’ex direttore di Caserta intenderebbe restare in carica al vertice di Ago anche se fosse eletto in Regione.
Del resto - è stato il suo ragionamento affidato ieri alla Gazzetta di Modena - il ruolo di direttore e quello di consigliere regionale non sono incompatibili. Tutto risolto? Non parrebbe.
Intanto perché Felicori assicura di voler lavorare per Modena e per il parlamentino regionale - oltre che per Ravello fino a che dura l’incarico - senza tralasciare i propri doveri, ma al contempo chiede di essere alleggerito dei compiti operativi di Ago. Ci sarà presto un’altra nomina per la direzione tecnica di Ago? Avremo, cioè, una duplicazione di ruoli com’è già accaduto di recente a Fondazione Modena Arti Visive. Probabile che Cavicchioli stia ragionando su questo. Certo è che il problema di Ago e Sant’Agostino si pone in modo chiaro fin dall’inizio della campagna elettorale, dal momento che Felicori ha chiarito che onorerà l’impegno politico fin da subito. —