San Damaso svegliata di notte... da una “bomba”
Banda ha fatto saltare il bancomat delle Poste. Ufficio devastato, danni alle vetrine dei negozi, crepe negli appartamenti
«Ci siamo svegliati nel cuore della notte, abbiamo pensato ad un esplosione, ad una bomba scoppiata nel palazzo o in strada. Io ho pure creduto fosse il terremoto. Le finestre hanno tremato, qualcosa mi è caduto dall’armadio e da uno scaffale. Ho sentito alcuni vicini dire che si sono create delle crepe su un loro muro dell’appartamento, insomma, c’è stato qualcosa di grosso e ci sono dei danni. Nessuno però voleva scendere in strada, per paura che gli potesse succedere qualcosa». Così un residente dello stabile dove si trova l’ufficio postale di San Damaso, lungo la via Vignolese, nel pieno centro della frazione di San Damaso che l’altra notte si è svegliata di soprassalto. Il forte boato è stato infatti sentito in una zona molto ampia destando preoccupazione e facendo arrivare decine di chiamate ai centralini delle forze dell’ordine. Una banda di ladri specializzati aveva preso di mira lo sportello bancomat dell’ufficio postale e lo ha fatto saltare. In attesa dei rilievi più specifici, affidati agli esperti carabinieri del Ris di Parma, l’ipotesi più probabile, considerando la potente deflagrazione, che i malviventi abbiano usato dell’esplosivo al plastico. I ladri hanno oscurato con vernice nera spray le telecamere di sorveglianza dell’ufficio postale, hanno piazzato l’esplosivo attorno allo sportello del macchinario, si sono allontanati e hanno azionato a distanza la miccia. Lo scoppio, come spesso avviene, ha distrutto un quantitativo di banconote ma il “grosso” del contenuto (il bancomat era stato riempito per il lungo ponte di novembre) è finito nelle tasche dei malviventi, pare circa ventimila euro. Dopodiché i banditi, (due in azione, un terzo su una grossa auto famigliare) si sono allontanati imboccando l'autostrada. La deflagrazione ha causato danni ingentissimi all'ufficio postale, distruggendo mobilia e arredi. Danneggiate pure le vetrine di alcuni esercizi commerciali. —
S.TO
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