All’ospedale di Baggiovara nuove infiltrazioni per pioggia
Finchè non sarà riparato il tetto bombardato dalla gradine ci saranno perdite dai soffitti Spostati i pazienti dalle stanze della Terapia Intensiva
Ormai si va quasi in automatico: quando piove (e sinora quando è accaduto non è stata cosa da poco questa estate) all’ospedale di Baggiovara le gocce scendono dai soffitti e i pazienti devo essere trasferiti in altre sale degenze.
Tutta “colpa” della super grandinata di giugno che ha danneggiato, traforato, bucato, la guaina protettiva del tetto dell’ospedale. Finché non saranno del tutto terminati i necessari lavori, la situazione è destinata a ripresentarsi ogni volta. Ed è strato così anche in questo fine settimana. Come hanno assicurato i vertici Ausl, non ci sono state sale operatorie chiuse e il fiore all’occhiello, la sala ibrida, non ha mai dovuto chiudere i battenti. Ma, in considerazione che mancano all’appello letti in Terapia Intensiva perché in quelle stanze è piovuto, ecco che il ritmo degli interventi nelle varie sale operatorie è calato.
L’Ausl spiega nel dettaglio: «Le forti piogge del week end scorso hanno purtroppo colpito anche la porzione di tetto dell’Ospedale Civile di Baggiovara danneggiata nella grandinata del 22 giugno scorso e che, in attesa dei ricambi della guaina impermeabile, aveva beneficiato di una riparazione parziale». «Le infiltrazioni d'acqua al terzo piano dell'Ospedale - fa sapere l’Ausl - hanno quindi interessato alcune stanze delle degenze del piano e la stessa parte della Terapia Intensiva già colpita in giugno. Questa infiltrazione ha comportato la ricollocazione di alcuni pazienti in altre aree dell'ospedale, in sicurezza e in spazi adeguati. Il Blocco Operatorio, collocato sempre al terzo piano, attualmente non ha subito particolari conseguenze, e viene mantenuta l’attività chirurgica per le attività in emergenza - urgenza e le attività programmata non differibili, in coerenza con la disponibilità di posti letto di Terapia Intensiva Postoperatoria». «La porzione del tetto sovrastante la Sala Ibrida - conclude l’Ausl - ha presentato una minima infiltrazione, già in via di riassorbimento, che non ha provocato danni». —
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