Gazzetta di Modena

Modena

L’ISTITUTO DI CREDITO ACQUISITO DA CORRADO PASSERA 

Banca Interprovinciale si trasforma in Illimity Chiuderanno le 6 filiali

Stefano Turcato

Attività del tutto digitale, la sede principale diventa un polo  per factoring e servizi alle imprese. I dipendenti da 60 a 300

27 marzo 2019
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Sulle insegne delle filiali e della sede principale di via Emilia Est campeggia ancora la scritta Banca Interprovinciale, l’istituto di credito locale che in una decina d’anni era riuscito a ritagliarsi una accettabile fetta di mercato.

Ma a brevissimo termine quelle insegne spariranno perchè Banca Interprovinciale è stata acquisita dall’ex ministro Corrado Passera, che l’ha scelta dopo un’accurata ricerca in tutta Italia: era interessato a una licenza già presente sul mercato per dare vita a un nuovo istituto di credito con caratteristiche profondamente diverse. Ha così creato appositamente la società Spax per reperire tra gli investitori i fondi necessari per il progetto della nuova banca. Passera gode di notevole fiducia perchè ha rapidamente raccolto 600 milioni di euro per acquisire la prescelta Banca Interprovinciale, fondata da imprenditori e professionisti modenesi nel 2009, l’ha chiamata Illimity e la sta trasformando. Una delle principali attività di Illimity, che sarà una banca quasi totalmente digitale, sarà il rastrellamento di Npl, i crediti deteriorati delle banche che sono impegnate nel complesso lavoro per liberare i propri bilanci da queste zavorre. Il quartier generale di Illimity è ovviamente a Milano e di fatto a Modena e dintorni ora accadrà che la sede principale diventerà l’unico sportello e l’unico punto di riferimento del territorio, trasformandosi in un polo per il factoring e i servizi alle imprese , soprattutto dei settori meccanica, food e ceramica.

Già segnata la sorte delle 6 filiali (la seconda sede di Modena poi Vignola, Formigine, Casalecchio di Reno, Bologna e Reggio Emilia), che saranno tutte chiuse.

Per la sessantina di dipendenti di queste sedi si presenterà l’esigenza di scegliere fra la l’unica sede modenese rimasta o il trasferimento a Milano. In ogni caso va sottolineato, per comprendere le dimensioni dell’investimento guidato da Passera, che i dipendenti sono già passati da 60 a 220 per diventare almeno 300 entro la fine dell’anno. Il nuovo modello distributivo non prevede filiali fisiche e a giugno diventa operativa la banca diretta. —