Modena, Bper banca entro il 2021 punta a 450 mln di utile
Non ci sono nuove operazioni straordinarie in vista per Bper dopo quelle concluse a febbraio. Il gruppo guidato da Alessandro Vandelli andrà avanti col nuovo piano al 2021, presentato stamattina con l'obiettivo di arrivare a fare 450 milioni di utile, rafforzando al tempo stesso il patrimonio, pagando in media un 25% del risultato agli azionisti sotto forma di dividendi e consolidando quanto costruito fin qui.
MODENA. Non ci sono nuove operazioni straordinarie in vista per Bper dopo quelle concluse a febbraio. Il gruppo guidato da Alessandro Vandelli andrà avanti col nuovo piano al 2021, presentato stamattina con l'obiettivo di arrivare a fare 450 milioni di utile, rafforzando al tempo stesso il patrimonio, pagando in media un 25% del risultato agli azionisti sotto forma di dividendi e consolidando quanto costruito fin qui.
Dopo un febbraio scoppiettante, iniziato con l'utile più alto della storia del gruppo e portato avanti con operazioni straordinarie con Unipol (l'acquisto di Unipol banca e la cessione di 1 miliardo di Npl) e su Arca, per Vandelli è arrivato il tempo di "consolidare uno sviluppo sostenibile", muovendo "le leve dagli ottimi risultati fino ad oggi ottenuti relativamente a redditività, solidità patrimoniale e qualità del credito".
Il nuovo piano di Bper si basa sulla crescita del business con focus su settori con un significativo contenuto commissionale, come bancassicurazione e gestione della ricchezza, o con margini elevati, come il credito al consumo. Bper prevede poi un "forte incremento dell'efficienza operativa e della semplificazione". Sul fronte dei costi, l'obiettivo è che stiano sotto il 59% dei ricavi, grazie anche a una riduzione del personale di circa 1300 persone entro il 2021. Le uscite previste sono pari a 1700 persone, ma il gruppo intende anche ricollocare parte del personale su attività a maggior valore aggiunto e assumere 400 persone "al fine di acquisire nuove competenze".
Dopo la presentazione del piano Vandelli si è soffermato sui vari temi: anche se il gruppo si guarda sempre attorno con "attenzione", cercando "opportunità di crescita", non c'è interesse per Carige, con Bper che non è parte attiva nel processo messo in piedi dai commissari della banca ligure, che si aspettano offerte vincolanti entro aprile.
Sul fronte di Mps, poi, la banca partecipata dal Mef "al momento non credo sia un target accessibile". Terzo asset che potrebbe entrare in operazioni straordinarie, come una quotazione, è Arca: qui le decisioni verranno prese assieme a Popolare di Sondrio, ma per l'istituto modenese "è strategica".
Sul fronte della pulizia dell'attivo, poi, dopo il miliardo di sofferenze ceduto a Unipol altri 2 potrebbero finire sul mercato; su una parte l'istituto sta già lavorando e un'accelerazione potrebbe arrivare con la vendita di utp. Vandelli ha anche commentato i rapporti con gli azionisti: da Unipol si aspetta che salga al 20%, e anche con Fondazione di Sardegna i rapporti sono "molto positivi". "Non mi aspetto patti tra soci", ha concluso il banchiere, che non vede nemmeno prossimi ricambi in cda.