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Il professor Marco Sola si candida come futuro rettore

Luca Gardinale

Si apre il dibattito sulle elezioni in Ateneo: già un primo nome vicino ad Andrisano «Serve un nuovo modello di governo e maggiore condivisione nelle decisioni» 

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La data non c’è ancora, ma il periodo sarà quello caldissimo per la città, visto che porterà alla scelta del nuovo sindaco di Modena. Ma a maggio prossimo, oltre alle amministrative, in calendario c’è un’altra importante elezione: quella del nuovo rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che chiuderà così i sei anni di gestione Unimore affidata ad Angelo Oreste Andrisano. E ad aprire le danze ieri è stato un professore vicino al rettore uscente, lanciando così una proposta di continuità con una lettera inviata a tutto il personale e agli studenti: a scendere in campo è stato Marco Sola, professore ordinario di Chimica Generale e Inorganica al Dipartimento di Scienze della Vita e delegato del rettore Andrisano per la Didattica. «Dopo aver condiviso idee, sondato opinioni e raccolto incoraggiamenti - scrive Sola agli studenti - ho deciso di avanzare la mia candidatura. A breve mi permetterò di inviarvi le linee guida del programma, sulle quali desidero confrontarmi con tutti voi attraverso incontri e un sito web dedicato, per discuterle e raccogliere le vostre proposte in un percorso di condivisione sulle politiche e sulle azioni concrete per realizzarle». Un programma che il professore di Scienze della Vita vuole costruire insieme agli studenti, dunque, anche se le idee principali per il futuro di Unimore sono illustrate nella lettera: «Dall’introduzione della rete di sedi, circa venti anni fa - spiega Sola - l’Ateneo è molto cresciuto sia in termini di offerta formativa che di numero di studenti, e il sistema universitario e la normativa di riferimento sono diventati molto più complessi. Governare Unimore è diventato quindi molto più complicato. Ciò richiede un nuovo modello di governo, più strutturato, che preveda un aumento del numero di prorettori, con un nuovo sistema di deleghe, e l’introduzione decisa di maggiori elementi di collegialità e condivisione nel processo decisionale». Secondo il primo candidato nella corsa al Rettorato, dunque, «sarà necessario porre mano allo Statuto: cruciale è il rapporto centro-dipartimenti, che dovrà essere improntato alla concertazione degli obiettivi strategici e al rispetto dell’autonomia dipartimentale. Considero inoltre necessario rivitalizzare il ruolo del Senato accademico - incalza Sola - che deve ritrovare centralità nella definizione delle politiche di sviluppo dell’Ateneo. La definizione del bilancio di Ateneo deve essere saldamente sotto il controllo accademico, con un prorettore dedicato: sono gli obiettivi strategici dell’Ateneo che devono definire il bilancio, e non viceversa». Tra le altre proposte, quella di «aumentare l’attenzione verso gli studenti istituendo un prorettore agli Studenti e potenziando i servizi e gli strumenti per il diritto allo studio». —

Luca Gardinale

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