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Modena, Hesperia Hospital: intervento al cuore a due anni Salvato bimbo africano

Giovanni Balugani
Modena, Hesperia Hospital: intervento al cuore a due anni Salvato bimbo africano

È stato operato per un grave problema cardiaco ed era in stato di denutrizione Ora sta bene e presto tornerà in Zimbabwe grazie alla Onlus dell’ospedale

05 dicembre 2018
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MODENA. Ha due anni e mezzo e dieci giorni fa pesava soltanto 7 chili, ma per lui dieci giorni fa è iniziata una nuova vita. È il bambino africano che è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico presso l’Hesperia Hospital: in ambito medico si chiama Div, acronimo utilizzato per la riparazione di un difetto interverticolare al cuore. Un’operazione delicata che è durata circa 5 ore in circolazione extracorporea. A capo dell’equipe chirurgica dell’Hesperia, il professor Stefano Maria Marianeschi, responsabile di Cardiochirurgia pedriatica dell’ospedale Niguarda di Milano.

Dopo alcuni giorni di degenza il piccolo sta reagendo benissimo all’operazione e a breve sarà ospitato in una casa accoglienza fino a Natale o al massimo fino ai primi di gennaio: se tutto andrà come previsto allora potrà tornare nello Zimbabwe, assieme alla madre che in lo sta assistendo.

“HESPERIA BIMBI”

Il viaggio e l’intervento in Italia per il piccolo paziente, è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Onlus Hesperia Bimbi e la milanese Mission Bambini.

«Nel 2016 nasce Hesperia Bimbi - spiega il presidente, il dottor Paolo Pisani - perché già tanti dei nostri operatori, anestesisti e chirurghi, andavano in missione all’estero insieme a Mission Bambini, onlus molto importante che ha un ramo che si occupa di Cardiochirurgia pedriatica. Siccome abbiamo fatto spesso missioni congiunte, abbiamo deciso di fare un accordo tra Hesperia Hospital, Hesperia Bimbi e Mission Bambini. Ciò consente di dividere i costi delle missioni umanitarie e di aiutare più bambini. L’accordo è partito di recente e una delle nostre anestesiste è tornata alla fine di ottobre dallo Zambia, dove ha visitato e operato molti bambini. Il nostro piccolo paziente era tra questi e aveva una situazione che richiedeva un intervento di urgenza. È stato quindi deciso di portarlo qui all’Hesperia tramite un cordone umanitario assieme alla madre. È arrivato in condizioni non critiche, ma instabili: era sottopeso e denutrito. Faceva fatica a mangiare. Dopo l’intervento sta molto meglio ed è in pieno recupero».

C’è anche un altro bambino che è stato operato all’Hesperia, sempre tramite l’impegno delle Onlus: «Si tratta di un bimbo albanese sempre di due anni e mezzo. Lui aveva una situazione meno difficile. Era già abbastanza robusto e nel giro di pochi giorni è rientrato nel suo Paese, anche perché in Albania è più “protetto” rispetto allo Zimbabwe». La cardiochirurgia pediatrica è solo uno degli ambiti in cui opera Hesperia Bimbi, che si occupa anche di Urologia e Ortopedia, regalando nuove speranze a chi altrimenti non potrebbe più averne. —

Giovanni Balugani

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