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Nonno Sergio di Castelfranco è stato eletto il più buono dell’anno in Italia

GINO ZANGRANDO
Nonno Sergio di Castelfranco è stato eletto il più buono dell’anno in Italia

Di cognone fa Nanni e ha vinto il concorso nazionale della latteria Nonno Nanni. Nel video girato dal nipote Niccolò parla dell’ottimismo alla base della sua vita

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CASTELFRANCO. Nonno Sergio da Castelfranco Emilia è il nonno più buono dell’anno. È stata infatti la sua storia, fissata in un video da suo nipote Niccolò Valentino, a vincere l’omonimo concorso organizzato dalla Latteria Nonno Nanni di Giavera del Montello, in Veneto.

A premiarlo nella sede dell’azienda è stato ieri nel giorno della festa dei nonni, Luigi Lazzarin, figlio del fondatore Giovanni, detto Nanni, e presidente onorario della latteria nata nel 1947 per poi divenire un marchio conosciuto a livello nazionale pur rimanendo sempre a guida famigliare. Il video su Nonno Sergio ha vinto su circa 25.000 concorrenti giunti da tutt’Italia.

Tra questi ne sono stati selezionati 11 che sono stati pubblicati sul sito e sulle pagine social dell’azienda di Giavera e sottoposti al gradimento del popolo del web. Nei giorni scorsi sono andati al ballottaggio il video del laziale nonno Fernando, che cucina per tutta la famiglia, e “Ridere” 44 secondi in cui nonno Sergio insegna a prendere la vita con il sorriso nonostante le difficoltà. Il popolo del web poi ha premiato il messaggio di ottimismo dell’anziano di Castelfranco Emilia. «Mi hanno fatto visitare tutta la fabbrica. Non pesavo fosse così grande. Vogliono pure ampliarla ancora mentre io pesavo che si fossero stancati», ha commentato felice al termine della mattinata nonno Sergio.

Il suo cognome è Nanni – nessun legame con l’azienda – e ha 92 anni. Come il fondatore dell’azienda di Giavera , e suo quasi omonimo, è stato casaro, ma al contrario del “Nonno Nanni” della nota marca ha lasciato questo mestiere per altre strade.

«Negli anni ’50 era dura fare il grana. Mio padre e mio fratelli erano casari come me e per smaltire gli scarti di produzione allevavamo maiali. Io però ho smesso di fare questo lavoro nel 1959 e per dieci anni ho fatto il commerciante di automobili per poi aprire un negozio di alimentari che ho gestito fino a quando sono andato in pensione nel 1986», spiega il nonno più buono d’Italia che ha sempre vissuto con il sorriso sulle labbra nonostante la sua vita non sia sempre stata una scala di cristallo. Ha sempre convissuto con problemi di salute. Questi guai gli hanno evitato di vestire la divisa nella seconda guerra mondiale, ma non di subirne i contraccolpi come tutti gli italiani. È sposato da 62 anni con Lina, da cui ha avuto due figlie Paola e Lorena. È lui stesso a prendersi cura di sua moglie che negli ultimi tempi ha avuto problemi di demenza.

Nel video premiato ieri, suo nipote Niccolò spiega che è privo di un dito e pure dello stomaco, ma anche che ama ancora lo sport, da buon ex ciclista, e mangia maccheroni a merenda. Alla sua età ama però soprattutto sorridere e ridere della vita. Una concezione ottimista dell’esistenza che ha spinto Niccolò, 29 anni, figlio di Lorena e videomaker professionista, a girare il video.

La Nonno Nanni è la più grande industria di produzione di formaggi molli in Europa con 20.000 metri quadri di stabilimento. La filosofia dell’azienda, il cui presidente e direttore commerciale è il nipote del fondatore Gianni Lazzarin, si basa sulle ultime parole di Nonno Nanni: «Siate onesti e semplici. Abbiate cura dei vostri beni e non approfittate di quelli degli altri». —

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