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Modena, uccisa e bruciata a S. Donnino: è una donna rumena

Carlo Gregori
Modena, uccisa e bruciata a S. Donnino: è una donna rumena

La ragazza assassinata e data alle fiamme nello spiazzo da mesi si prostituiva in Veneto: come è finita a Modena?

26 settembre 2018
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MODENA. Il corpo carbonizzato e ischeletrito trovato nello spiazzo degli scambisti e della prostituzione a San Donnino, vicino ai laghetti Vivinatura, si ritiene che sia di una giovane prostituta rumena. Il suo nome resta segreto: per gli investigatori è ancora essenziale occultarlo se si vuole arrivare a risultati di rilevo. Tuttavia, si sa che la ragazza non gravitava in Emilia: negli ultimi mesi lavorava e viveva in Veneto. Dove, è un altro elemento riservato ai soli investigatori.

La domanda successiva sorge spontanea: come è finita in quel posto sperduto dietro il casello di Modena Sud? Nei giorni in cui è stata uccisa, presumibilmente il giorno 1 o 2 settembre (secondo la ricostruzione della Medicina legale), era a Modena per prostituirsi o è stata portata morta dopo l’omicidio?

Se una riposta ufficiale non arriva ancora - il procuratore Lucia Musti ha spiegato che le autorità osserveranno uno stretto silenzio stampa - sicuramente chi sta seguendo le indagini da giorni ha una ricostruzione puntuale.

Resta anche da capire cosa unisse questa giovane prostituta dell’Est Europa all’indagato, un uomo che abita e lavora a Savignano, interrogato per giorni dai carabinieri e sottoposto a una capillare perquisizione dei Ris di Parma con tanto di prelievi per cercare tracce biologici o qualunque reperto utile alle indagini (ovvero riconducibile alla ragazza o al luogo del ritrovamento del corpo bruciato).

Insomma, fuori dall’ambito degli addetti ai lavori le informazioni sul delitto sono ancora troppo frammentarie e non formano ancora una storia coerente.

Se si ricapitolano i pochi elementi certi, si può dire che la vittima è una donna giovane, rumena e probabilmente attiva nel mondo della prostituzione; che è stata uccisa intorno al e 1 o al 2 settembre; il suo cadavere è stato trasportato nello spiazzo di San Donnino e dato alle fiamme con tre copertoni trovati sul posto, legname e carta; che il cadavere è stato trovato (o meglio: segnalato) tempo dopo ai carabinieri; che un uomo di Savignano è indagato per motivi non ancora esplicitati dalla Procura in un’inchiesta per omicidio volontario aggravato e distruzione di cadavere.

Per questo sospettato non sarebbe stata ancora chiesta una misura cautelare in merito al delitto, a quanto si sa, ma è indagato per altri episodi di violenza. Il punto di svolta sarebbe vicino, ma la cautela delle autorità è ferrea. —